Presentazione idea-progetto su “Le Vie Francigene Lucane – Matera e Montescaglioso nell’Itinerario del Monaco Guidone nel 1119”.
Il Comune di Montescaglioso e il CEA/CooperAttiva, presso il chiostro della SS. Concezione (Municipio), hanno presentato l’idea-progetto su “Le Vie Francigene Lucane – Matera e Montescaglioso nell’Itinerario del Monaco Guidone nel 1119”.
Ha aperto la serie degli interventi Angelo Lospinuso (CEA), il quale ha sottolineato l’importate incremento di presenze nel territorio, con un positivo riscontro per la Città di Montescaglioso alla luce dei numeri fatti registrare da Matera. Ha evidenziato come si tratti di una favorevole occasione, da cogliere, per la comunità montese.
Franco Caputo, responsabile del Centro di Educazione Ambientale, con il supporto di slide illustrative, ha affermato che dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa", assumendo, al pari del Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale. Dall’anno 2000, in occasione del Giubileo, si è verificato un notevole sviluppo nello studio di queste antiche vie di comunicazione, tramite le quali è possibile incrementare la conoscenza dei territori nelle loro qualità identitarie e storiche. Tra le mete più importanti vi erano Roma, Gerusalemme ed il Santuario di S. Michele Arcangelo sul Gargano. Le vie del pellegrinaggio, verso il Sud Italia, giungevano sino al porto di Brindisi, per l’imbarco verso la Terrasanta; nella maggior parte dei casi le vie seguite dai pellegrini erano le strade consolari romane.
Ha poi illustrato l’itinerario del Monaco Guidone, risalente all’anno 1119 circa, che descrive il tragitto che da Oria (BR) giungeva ad Acerenza (PZ), lungo una direttrice altomedievale parallela e più interna rispetto all'Appia Antica, uno sviluppo della rete delle Vie Francigene del Sud verso la Basilicata e la Puglia. Le tappe del percorso erano Oria - Anxia (forse Gallipoli) - Mottola - l'abitato scomparso di Minerva presso Castellaneta - l'abitato scomparso di Montecamplo tra Laterza e Castellaneta - Ginosa - Montescaglioso - Matera - Altamura - Botromagno (cioè Gravina) - Monteserico - Banzi - Acerenza.
Grande rilievo assume Montescaglioso, citata con il suo doppio toponimo “Severianum quae nunc Mons Scabiosus dicitur”, mentre Matera è chiamata “Castra Hannibalis quae Materies dicitur”; Acerenza è indicata come “nidum corvi quae est Acerrentia”.
Si tratta di un itinerario di viaggio e pellegrinaggio, arricchito da indubbie valenze spirituali, culturali ed ambientali, che costituisce un’offerta culturale e turistica che il territorio può utilizzare per prepararsi all’importante appuntamento di “Matera 2019 Capitale Europea della Cultura”. Dopo 3 anni di attività sul campo svolta da CooperAttiva per l’individuazione delle tappe del tratto Matera – Montescaglioso – Metaponto e Ginosa e la formalizzazione dell’adesione all’Associazione Nazionale delle Vie Francigene, è stato realizzato il relativo progetto, dal nome “Vie Francigene Lucane: l’Itinerario del Monaco Guidone”, oltre alla costituzione di un gruppo di lavoro da ampliare. Le prossime tappe riguarderanno il riconoscimento ufficiale e il timbro della tappa; la verifica dei territori e individuazione dei percorsi verso Altamura e Laterza; la georeferenzialità dei percorsi e la loro sicurezza; la segnaletica sul terreno; la promozione ed eventi; l’informazione ed assistenza sul territorio.
Il Sindaco Giuseppe Silvaggi ha reso noto che si è in attesa dell’autorizzazione della Soprintendenza all'Archeologia della Basilicata per l’esposizione, nell'Abbazia di S. Michele Arcangelo, del Telamone, di fase ellenistica, ritrovato a Montescaglioso, nei pressi di via S. Francesco, nel 1925 e trasferito nel Museo di Reggio Calabria, all'epoca competente sul territorio. Attualmente il manufatto si trova in Basilicata. Ha assicurato l’impegno presso GAL Bradanica e Matera 2019 per i programmi da avviare; ha quindi fatto cenno all’ammissione al finanziamento per il progetto infrastrutturale relativo al completamento dell’intervento di recupero della cantina rupestre dell’Abbazia di S. Michele Arcangelo, per un importo di € 100.000,00, da parte della Regione Basilicata. Ha, inoltre, auspicato la definizione in tempi brevi della questione relativa all’ampliamento del Parco Murgia, che prevede la possibilità di inserire, nel patrimonio UNESCO, anche la millenaria Abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo.
L’assessore comunale alla Cultura Maddalena Ditaranto ha indicato nel 25 maggio 2015 la data ultima per la definizione del programma culturale estivo; ha sottolineato la necessità di migliorare la segnaletica stradale e l’importanza del progetto “Montescaglioso Città della Musica”. Ha poi invitato gli esercenti commerciali montesi ad offrire servizi particolari, come quelli rivolti alle persone con disabilità, che li possano segnalare nel territorio. La chiusura è stata affidata al presidente UNPLI Basilicata Antonio D’Elicio, il quale ha citato “Cammini Italiani”, promossa dall’UNPLI nazionale nel 2014 e lo studio sugli itinerari sacri, presentato nell’anno 2000, in occasione del Giubileo, dal prof. Cosimo Damiano Fonseca, illustre medievista.
Ufficio Stampa
Comune di Montescaglioso