Bonus benzina: per i sindacati lucani è da rivedere

FOTO_HOME_POMPA_BENZINABonus benzina a rischio? Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, per bocca dei segretari generali Pepe, Falotico e Vaccaro, non ci stanno e chiedono al governo di fare chiarezza sul complesso meccanismo di erogazione delle risorse, meccanismo che, denunciano i tre leader sindacali, “rischia di beffare proprio la regione che contribuisce di più al fabbisogno energetico del paese senza peraltro averne ricevuto tangibili vantaggi in termini di sviluppo e occupazione”.Per Pepe, Falotico e Vaccaro “è necessario che il ministro dell'Economia approvi rapidamente i decreti attuativi e che il dicastero dello Sviluppo proceda con altrettanta speditezza all'erogazione delle risorse destinate alla Basilicata, quantificate in 33,5 milioni di euro, evitando così il paradosso che la nostra regione resti a bocca asciutta mentre le regioni che contribuiscono in maniera minima alle estrazioni petrolifere possono procedere alla ripartizione dei fondi”.I sindacati confederali lucani si dicono critici anche sulla scelta dei destinatari del bonus. “Così come è configurata – spiegano Pepe, Falotico e Vaccaro – la norma rischia di premiare oltre misura le famiglie con figli maggiorenni patentati e autovetture di alta gamma e di sfavorire le famiglie con figli minorenni, un solo patentato e un'utilitaria, che dovranno accontentarsi del classico piatto di lenticchie”. Per questo Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, che nei prossimi giorni incontreranno i parlamentari di tutte le forze politiche, ritengono “opportuno un emendamento bipartisan in modo da destinare il bonus non solo ai patentati ma a tutti i cittadini lucani”.

Fonte - basilicatanet.it

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