Presentata mozione Pdl su aiuti occupazione

 

LOGO_POPOLO_LIBERTA_HOMEIllustrata,  nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso il Consiglio regionale, la mozione relativa al “Piano aiuti all’occupazione”, presentata il 27 ottobre 2010, dai consiglieri regionali Gianni Rosa, Mariano Pici, Nicola Pagliuca, Mario Venezia e Paolo Castelluccio. Presenti all’incontro il consigliere regionale Michele Napoli e l’on. Vincenzo Taddei.Nell’aprire i lavori, il consigliere Rosa ha precisato che “la data della conferenza stampa è stata scelta in risposta ed in concomitanza con le due iniziative regionali concernenti le ‘Work experience’ che vedono oggi la scadenza per la presentazione delle domande e ‘Un ponte per l’Occupazione’ nella sua fase procedurale di avvio.

Inoltre – ha continuato Rosa - nel Consiglio regionale di domani l’assessore alle Attività produttive, Erminio Restaino, illustrerà la relazione sulle politiche industriali della Regione. Dinanzi ad una situazione occupazionale giovanile drammatica – ha detto Rosa facendo riferimento ai dati Eurostat che evidenziano una percentuale pari al 38,3 per cento - la Regione pone in campo due iniziative che, se analizzate compiutamente, dimostrano come, ancora una volta, l’obiettivo più che ai giovani è finalizzato al sostentamento del sistema formazione nel suo complesso. La richiesta di ritiro della iniziative è maggiormente giustifica da una attenta analisi dei provvedimenti – ha sottolineato Rosa – laddove si pensi che per ‘Un ponte per l’occupazione’, la situazione è ancor più drammatica. Dei 47.000 euro relativi al costo per ogni singolo partecipante – specifica Rosa - solo 12.000 vengono riconosciuti ai ragazzi attraverso un voucher di partecipazione, un’indennità, vale a dire, di 500 euro per 24 mesi, mentre gli altri 35.00 euro vengono assorbiti dalla fitta rete di enti e agenzie per la formazione professionale, facenti capo alla Provincia di Potenza, e non solo quelle. A questo si aggiunge il fatto che il secondo percorso che dovrebbe prevedere la possibilità di attivare l’inserimento al lavoro, decantato dal presidente De Filippo, mediante l’erogazione ai partecipanti di incentivi all’occupazione in azienda e autoimprenditorialità, è più che altro una dichiarazione di intenti, non essendone stato specificato l’importo, se non attraverso un comunicato stampa del 19 ottobre che parla molto aleatoriamente di una previsione di 10.000 euro. Un piano, quindi – ha concluso Rosa - per il sistema e non per i giovani, di qui la proposta contenuta nella mozione di attivare provvedimenti per l’occupazione che realizzino reali aiuti all’impresa con un Patto sociale che preveda l’assunzione per tre anni dei giovani disoccupati con un finanziamento pubblico pari al 50 per cento della retribuzione, il tutto senza intermediazione”.Il consigliere Pici, nel ricordare l’interrogazione del 4 ottobre a firma sua e del consigliere Rosa, in cui si chiedeva il ritiro del bando Work experience ha parlato di “altra dimostrazione da parte del Governo regionale di scarsa qualità dell’azione politica in merito al problema occupazione che ha visto un notevole regresso. Non c’è un vero progetto – ha detto – si tratta di una serie di azioni sterili che alimentano un assistenzialismo esasperato”. Il capogruppo Pagliuca, dal canto suo, ha fatto riferimento “all’autentico fulcro del ragionamento della maggioranza di governo, riconducibile alla spreco ed alle risorse bruciate pur in un momento di grave penuria. La mancanza di domanda di lavoro, essenziale in un tessuto produttivo, viene esasperata da questi provvedimenti tampone che portano non alla eventuale occupazione, ma ad un parcheggio temporaneo. Provvedimenti, quindi – ha sottolineato - in controtendenza rispetto agli stesso obiettivi enunciati. Un atteggiamento da censurare che porterà con ogni probabilità a fare sfoggio, nel 2011, di un regresso dei disoccupati giacchè coinvolti in queste esperienze estemporanee, per poi tornare, l’anno successivo alla drammatica realtà di una situazione che sta abituando i giovani al sottocredito, all’accontentarsi, pur svolgendo mansioni operative a tutti gli effetti, di essere sottopagati, con buona pace della concreta domanda di lavoro sul territorio”. Il consigliere Venezia ha inteso esternare “la sua profonda preoccupazione per lo stato attuale in cui versa l’occupazione in Basilicata, in virtù delle vecchie logiche caratterizzate da politiche sterili, dall’approssimazione e dal grado di confusione dell’ Esecutivo regionale che, non avendo un progetto, utilizza i fondi disponibili nel modo peggiore. Un’analisi critica la nostra – ha ribadito – ma anche foriera di proposte in tutti i settori della stagnante vita economica della regione”. Il consigliere Napoli ha sottolineato che occorre “colpire il reale male della Basilicata proprio di un atteggiamento che ha alimentato sacche di precariato, con la falsa speranza di potervi ovviare con il solito ricorso alla politica della intermediazione senza voler accettare il fatto inconfutabile di dover dirottare gli incentivi direttamente ai beneficiari”. Per il consigliere Castelluccio “ i provvedimenti messi in campo dal Governo regionale costituiscono un vero intralcio alla occupazione, e non tengono conto che occorre fare sistema con le aziende e con le strutture anche collegate alla Regione, vedi la Sel, in grado di fare occupazione, certamente attraverso una politica nuova e lungimirante che guardi alle esigenze produttive ed alla dislocazione equidistribuita delle risorse”.In conclusione dei lavori, l’on. Taddei ha fatto rilevare come “le iniziative politiche del Pdl siano ormai divenute pratica quotidiana in ossequio ad una politica costruttiva e che vuole sfidare il centro sinistra sul piano della concretezza, centro sinistra che non ha un modello di sviluppo e che non appare preoccupato dall’allarme che parte dai suoi stessi esponenti, quali il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, che ammette il serio pericolo per la Basilicata di ritornare nell’obiettivo 1 dell’Unione europea, grave smacco questo per la politica e, soprattutto, per l’intera comunità lucana. Elementi sicuramente di autocriticità – ha proseguito – accompagnati, però, dalla certezza di portare avanti il discorso della occupazione scevro da qualsiasi intermediazione di sorta, utilizzando le risorse pubbliche in maniera oculata, come sarà richiesto dal prossimo ‘Piano per il Sud’ del Governo centrale. Atteggiamento, dunque, di apertura della opposizione e che , ci si augura diventi tale anche per la maggioranza se si vuole realmente far uscire il territorio dalle sacche della crisi occupazionale ed economica in senso lato”.

Fonte - basilicatanet.it


 

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