La fragolicoltura una realtà produttiva nell’area metapontina non adeguatamente sostenuta dalla Regione Basilicata

“La fragolicoltura è una significativa realtà produttiva concentrata, prevalentemente, nell’area metapontina ma che non viene adeguatamente sostenuta dalle politiche Regionali e, in particolare, dal Dipartimento Agricoltura” – è quanto sostiene il consigliere regionale Mario Venezia, del gruppo consiliare del Partito delle libertà.“Vengono stimati in circa 500 ettari quelli investiti, oggi, a coltivazioni di fragola – puntualizza Venezia – con investimenti considerevoli da parte dei fragolicoltori della fascia Jonica che assumono totalmente su di loro tutta l’alea del rischio. Quest’anno la produzione si presenta soddisfacente al pari dei prezzi spuntabili sui mercati all’ingrosso. Ma non sempre le cose vanno in tal modo.”“Per questa ragione occorre sostenere lo sforzo organizzativo e produttivo dei fragolicoltori – aggiunge Venezia – con azioni di assistenza tecnica e con la messa a punto di una opportuna organizzazione di filiera che veda coinvolti soggetti Pubblici e privati per offrire al prodotto maggiori potenzialità di successo. Per esempio, occorre caratterizzare la fragola lucana e, in particolare, quella del metapontino con un marchio di identificazione che sia sinonimo di qualità, di produzione a basso impatto e di sicurezza alimentare.”“Per comprendere quali iniziative siano state concretamente messe in campo dal Dipartimento, in questo specifico segmento della produzione agricola, ho inteso interrogare l’assessore Mazzocco anche al fine di stimolare un dibattito che veda al centro i nostri produttori e le loro produzioni di eccellenza. – ha così concluso il consigliere Mario Venezia – Purtroppo si continua a registrare un atteggiamento che definirei indolente e privo di spunti di significativa rilevanza dal ticket Mazzocco-Santoro (assessore-direttore generale) che, se per un verso, fa rimpiangere Viti e Quinto, per l’altro, non fa certo bene a quanti si sacrificano quotidianamente nei campi. Ho già avuto modo di stigmatizzare l’assenza dell’assessore nel metapontino all’indomani della inondazione, così come è del tutto assente, nei luoghi della produzione, il suo direttore generale che rappresentando la parte tecnica ed amministrativa della struttura dipartimentale dovrebbe rendersi conto de visu delle problematiche del mondo agricolo. Per questo il PdL continuerà a chiedere al presidente De Filippo un cambio di passo che determini, in un settore tanto importante nella formazione del PIL agricolo della nostra regione, una diversa e migliore prospettiva. Non intendo esprimere giudizi di merito sulle singole persone, che forse non compete al ruolo istituzionale che rivesto, ma mi faccio carico di rappresentare (quel che, peraltro, è un coro unanime) che le attività dipartimentali, nell’ultimo anno, sono state esasperatamente burocratizzate e rese formali, cosa che sta determinando un divario sempre più ampio tra chi opera e produce in agricoltura e chi dovrebbe prima ascoltare e comprendere le ragioni del disagio e poi erogare loro servizi efficienti e tempestivi. Anche, con un briciolo di inventiva e di immaginazione”.

Potenza, 30. 03. 2011

Il Consigliere Regionale

On. Mario Venezia

 

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