Giordano UGL: "Il 1° Maggio e' festa dei lavoratori"

Logo_UGL_COPIA“Fosse per loro, avrebbero già abolito il primo maggio e tutta la Basilicata”. E’ il commento del segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici, Giuseppe Giordano alle parole dei ministri Calderoli e Tremonti sulle feste Unità d’Italia, del Lavoro e su come risolvere i danni causati dall’alluvione del 1° marzo. “Al ministro Calderoli dalla Basilicata vogliamo far presente – spiega Giordano - che nel nostro territorio, il 1° Maggio è la festa più bella per chi lavora perché è l’unico giorno di festa vero per i lavoratori, l’unico momento in cui si dedica davvero una giornata al lavoro che, è ciò che caratterizza l’uomo per tanto, invitiamo il ministro leghista di non essere protagonista di chi la spara più grossa in questo momento dove l’intera Regione necessita obbligatoriamente di passare all’attacco: essere consapevoli che oggi ancora più di ieri i lavoratori rispondono con fiducia solo a politiche serie e riconoscibili. L’UGL Basilicata – aggiunge il sindacalista – avrebbe di più gradito che il ministro affermasse di voler attuare una politica per il meridione, per la Lucania, di largo spettro con l’obiettivo che si allargassero le opportunità occupazionali per tutti. Nella storia Italiana ci sono festività nazionali che fanno parte della coscienza civile del nostro Paese che non possono essere toccate come il Primo maggio e ci sono celebrazioni che, una tantum, sono molto significative come il 17 marzo di quest’anno che a parere dell’UGL Basilicata, valorizzerebbe ciò che ci unisce come nazione. Primo maggio non vogliamo ricordarlo come danno che si aggiunge la beffa con la ‘grande’ risoluzione politica del ministro Tremonti a favore dei tanti lavoratori onesti meridionali che, anche attraverso comportamenti provocatori, ha minato il sentimento unitario nazionale: per l’UGL, certamente i cittadini del Metapontino - prosegue il sindacalista - avranno difficoltà a sentirsi una sola cosa con quelli del Veneto sui quali, a novembre dell’anno scorso, dopo l’acqua è arrivata una pioggia di milioni dal Governo. E anche i cittadini della Val d’Agri non potranno riconoscersi in uno Stato che da una parte gli promette una card con qualche decina di euro di carburante in riconoscimento dell’apporto di petrolio dato al Paese, e dall’altro chiede di pagare la benzina più che in ogni altra parte d’Italia con l’aumento al massimo delle accise. Bene ha fatto il Governatore della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ad impugnare d’avanti alla Corte Costituzionale la così detta “tassa sulle disgrazie”, ossia quella norma introdotta dal Governo col decreto legge 225 del 29 ottobre 2010 (il così detto “mille proroghe”) poi convertito nella legge 10 del 26 febbraio scorso, che prevede che in caso di calamità naturali, prima di poter accedere al fondo nazionale di protezione civile, la Regione che ne è vittima debba far fronte ai relativi costi provvedendo a disporre “aumenti, sino al limite massimo consentito dalla vigente legislazione, dei tributi, delle addizionali, delle aliquote (ossia quello sulle accise per i carburanti). La Regione Basilicata, con l’alluvione dello scorso 1 marzo che ha creato forti danni in particolare nel Metapontino, sarebbe stata la prima regione a dover applicare tale norma, con la conseguenza paradossale non solo di tassare ulteriormente chi aveva subito danni, ma anche che di far pagare i carburanti più che nel resto d’Italia al territorio che maggiormente contribuisce all’approvvigionamento energetico del Paese. A Calderoli e Tremonti vogliamo ricordare inoltre, il significato della celebrazione del 1° maggio - prosegue il segretario metalmeccanico - , è importante per la regione perché con la festa potranno riconoscersi tutte le forze politiche, sociali e culturali, e potranno aver spazio tutte le sensibilità riflettendo a come fermare il drammatico tasso di disoccupazione che aumenta ogni giorno di più in special modo al sud. Con lo slogano ‘Più vita al lavoro, Più forza ai diritti’ l’UGL farà sentire forte la sua voce per dedicare la celebrazione della Festa dei Lavoratori alla difesa del lavoro e dei diritti attraverso i contratti e alla necessità di un’unità di azione e di intenti tra le organizzazioni sindacali per difendere occupazione e produzioni in tempo di crisi. Dalla Basilicata partiranno ben 8 pullman stracolmi di lavoratori lucani dell’UGL nella direzione della città di Campobasso per celebrare il Primo Maggio 2011, perché la Lucania e tutto il Mezzogiorno non sia dimenticato e perché lo sviluppo, conseguente ad una vera ripresa, non può esserci e soprattutto non può prescindere dalla rinascita, economica e sociale, del Sud.

Il programma prevede alle ore 10.00 la partenza del corteo da piazza Padre Pio da Pietralcina e per le 12.30 l’arrivo in piazza G. Pepe, dove il segretario generale, Giovanni Centrella, terrà il comizio. Nella stessa giornata una delegazione del sindacato, guidata dal segretario confederale dell’UGL, Ivette Cagliari, presenzierà a Roma alla beatificazione di Giovanni Paolo II, un evento al quale l’UGL intende essere presente in ragione della grande attenzione con cui il Santo Padre si è occupato dei lavoratori, attribuendo al lavoro quella dignità che ogni giorno chi fa sindacato deve difendere sempre”.

UFFICIO STAMPA UGL BASILICATA
27 04 2011

 

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