Giordano UGL:" 1° Maggio perche' non si dimentichi il sud"
“Dalla Basilicata, lavoratori lucani dell’UGL si sono accomunati con altri circa 7000 partecipanti nella città di Campobasso per celebrare il Primo Maggio 2011, nel segno che la Lucania e tutto il Mezzogiorno non venga dimenticato e perché lo sviluppo, conseguente ad una vera ripresa, non può esserci, soprattutto non può prescindere dalla rinascita, economica e sociale, del Sud”.E’ il commento del segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici, Giuseppe Giordano, sulla festa del Lavoro appena conclusasi nella città Molisana il quale aggiunge che “con lo slogan ‘ la FIAT in Basilicata non si tocca’ abbiamo inteso far presente che partendo dal nostro territorio del sud, il 1° Maggio è la festa più bella per chi lavora perché è l’unico giorno di festa vero per i lavoratori. Con la massiccia partecipazione, - continua il segretario Giordano – abbiamo voluto trasmettere all’intera Regione Basilicata che ora più che mai necessita obbligatoriamente di passare all’attacco: essere consapevoli che oggi ancora più di ieri i lavoratori rispondono con fiducia solo a politiche serie e riconoscibili. E’ per l’UGL Basilicata – aggiunge il sindacalista – importante riconoscersi tra tutte le forze politiche, sociali e culturali, riflettendo come fermare il drammatico tasso di disoccupazione che aumenta ogni giorno di più in special modo al sud. Con lo slogano ‘Più vita al lavoro, Più forza ai diritti’, i 500 partecipanti lucani hanno fatto sentire forte la loro voce per dedicare la celebrazione della Festa dei Lavoratori alla difesa del lavoro e dei diritti in tempo di crisi affinché tutti considerino il sud in ugual misura del nord e con una Italia unita ed una sola. Alla manifestazione, prendendo la parola il segretario generale dell’UGL, Giovanni Centrella, oltre ad affrontare i principali temi sindacali, in concomitanza della Beatificazione del Santo Padre, non sono mancati momenti di commozione nel ricordare Giovanni Paolo II, che nominandolo sul palco, lo ha definito lavoratore prima di tutto, così mandando in delirio tutti i partecipanti. A fare le spese della crisi economica sul fronte del lavoro non può essere soprattutto il Mezzogiorno ma, considerato che la crisi e' stata pesante soprattutto a sud soprattutto per il settore industriale, la crisi economica e' stata molto determinante per l'aumento dei disoccupati ufficiali avendo essa effetti consistenti sull'occupazione ma soprattutto sulla mappa del mercato del lavoro: negli ultimi due anni con un vero e proprio tonfo nell'industria lavoro”.
UFFICIO STAMPA UGL BASILICATA
02 05 2011