Emergenza cimitero a Craco
I cittadini di Craco ancora oggi a distanza di 49 anni dalla frana che ha provocato il trasferimento dell'abitato quando devono dare sepoltura ai loro cari si devono avvalere del loro cimitero a Craco vecchio e questa è sicuramente la metafora della storia recente di Craco: il paese che non c'è più è alla fine l'ultima meta dei crachesi.Anche di quelli nati a Craco Peschiera che non hanno mai vissuto nell'antico borgo di Craco vecchia.
Il cimitero a Peschiera non è stato mai completato poichè lo Stato e la Regione in conseguenza di un Decreto del presidente della repubblica del 1968 hanno interrotto l'opera di ricostruzione del paese e quindi anche del cimitero.
Il cimitero ,posto a valle del Monastero ,nasce nei primi decenni dell'ottocento grazie alle riforme napoleoniche e presenta al suo interno esempi di architetture funerarie di rilievo delle antiche famiglie agrarie e molte cappelle private e pubbliche costruite in epoca piu recente modeste e dignitose. L'area è colpita da dissesto idrogeologico e non è mai stato effettuato alcun intervento organico di risanamento, bonifica e consolidamento e siamo oggi a dichiarare lo stato di emergenza dato l'aggravamento determinatosi in conseguenze delle rilevanti precipitazioni di pioggia e neve di questi giorml.Le abbondanti precipitazioni piovose e nevose degli ultimi giorni, hanno accelerato il processo di dissesto idrogeologico del versante adiacente al cimitero di Craco con conseguente danneggiamento del muro di sostegno di uno dei due lati longitudinali dello stesso cimitero.Le conseguenze di detto danneggiamento sono visibili lungo il muro di sostegno e conseguentemente sulle infrastrutture sostenute dal muro di sostegno, ossia viali e cappelle cimiteriali con sepolture private. Allo stato attuale il muro di sostegno del terrapieno potrebbe essere prossimo al crollo con gravi conseguenze per le infrastrutture presenti nel cimitero e rischio per la pubblica incolumità e l’igiene.L’intervento di ripristino proposto ALLA REGIONE BASILICATADIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE OO.PP E MOBILITA’UFFICIO DIFESA DEL SUOLO ai sensi della legge regionale n.51 del 23/11/1978 consiste nel rifacimento di parte del muro di sostegno in c.a. con fondazioni su pali al fine di contenere il dissesto idrogeologico apparentemente superficiale.Chiediamo agli uffici regionali di intervenire con urgenza e mi appello e chiedo al Presidente De Filippo e al nuovo assessore Agatino Mancusi di adottare i provvedimenti di urgenza che la situazione richiede.
Il Sindaco di Craco
Pino Lacicerchia