Estrazioni petrolifere, il Consiglio approva un odg
A maggioranza l’Assemblea ha licenziato un documento che fa leva su salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, maggiori entrate fiscali derivanti dall’estrazione e nuove azioni di sviluppo nell’ambito della ricerca e dell’innovazione.
Seduta consiliare, quella di oggi, dedicata interamente alle estrazioni petrolifere. Questione dibattuta non solo dal punto di vista dell’impatto ambientale; l’Assemblea, infatti, ha affrontato le dinamiche collegate allo sviluppo economico e al rapporto Regione Governo, alla luce dell’art.16 del decreto liberalizzazioni.
In apertura dei lavori la relazione del presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, subito dopo gli interventi di Robortella, Straziuso, Santochirico e Braia (Pd), Mattia, Rosa, Pici, Venezia, Napoli e Pagliuca (Pdl), Mazzeo, Autilio e Benedetto (Idv), Vita (Psi), Romaniello (Sel), Singetta (Api), Scaglione (Pu), Navazio (Ial), Falotico (Plb) e Mollica (Mpa).
Al termine della discussione il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con il solo voto contrario di Romaniello (Sel) un ordine del giorno sottoscritto da Luca Braia (Pd), Nicola Pagliuca (Pdl), Alessandro Singetta (Api), Luigi Scaglione (Pu), Vito Gaudiano (Gruppo Misto), Roberto Falotico (Plb), Navazio (Ial) e Mollica (Mpa).
Con il documento l’Assemblea impegna il presidente della Giunta regionale “a farsi parte attiva e protagonista del processo di decisione proseguendo, in maniera congiunta e unitaria rispetto all’attuale quadro politico ed istituzionale, l’azione sinergica messa in campo a partire dal 25 gennaio 2011, data di costituzione del tavolo tecnico che ha portato alla firma del Memorandum ed all’approvazione dell’art. 16 inserito nel decreto liberalizzazioni; ad attuare ogni azione programmata, salvaguardando la salute dei cittadini, tutelando ed incentivando tutte le attività antropiche, a partire da quelle agricole, zootecniche e turistiche, radicate su di un territorio che ha una grandissima vocazione ambientale con particolare riferimento all’area della Val d’Agri che attualmente risulta essere quella più interessata dalle estrazioni di idrocarburi”.
Al fine di dare piena attuazione, secondo le prerogative previste dall’art. 16, di quanto previsto nel Memorandum d’intesa sul Petrolio, si chiede “una quota considerevole delle maggiori entrate fiscali legate alle estrazioni petrolifere, derivanti dalla produzione e dai pozzi già autorizzati”.
Con l’ordine del giorno, inoltre, si manifesta l’impegno “ad approvare in Consiglio regionale, l’iter di programmazione e legislativo previsto dall’art 16, il dettaglio degli investimenti da programmare per il consolidamento delle infrastrutture a partire da quanto previsto dal Cipe che ha individuato 15 opere di maggiore rilevanza (in parte già finanziate con la delibera del 3 Agosto 2011), per il rilancio produttivo ed occupazionale della Basilicata anche attraverso la ricerca di una possibile fiscalità di vantaggio, per la messa in sicurezza dell’ambiente. Ciò, partendo dalle criticità registrate sino ad oggi nella fase estrattiva e distributiva del territorio e della salute dei cittadini attraverso un programma di investimenti pluriennale che si articoli nei settori produttivi più promettenti dell’economia regionale capace di determinare un avanzamento nei termini di crescita e di sviluppo sia dell’area più interessata dalle estrazioni della Val D’Agri che e dell’intero territorio regionale”. Gli altri due impegni riguardano il finanziamento di nuove azioni di sviluppo nell’ambito della ricerca e dell’innovazione (azioni che sono anch’esse in fase di individuazione nel comitato tecnico istituito presso il Mise così come previsto dal Memorandum) e la programmazione di interventi da adottare tenendo conto e garantendo una equilibrata distribuzione delle risorse tra tutti i comuni al fine di garantire la crescita complessiva della Basilicata”.
Potenza, 28 Marzo 2012
Ufficio Stampa
CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA