Il lucano Rocco di Bono al salone del libro di Torino
Il Salone del Libro di Torino si appresta a festeggiare un quarto di secolo, con un’edizione che non ha nulla da invidiare alle passate, anche se l’austerità è di rigore, visto il periodo che sta attraversando il paese. I temi portanti della manifestazione saranno due: la ricorrenza del venticinquennale del Salone, intesa come lente d’ingrandimento per vedere com’è cambiata Torino, e la rivoluzione digitale che dai blog ai social media, sta dettando nuove leggi in materia di condivisione, conservazione, lettura e scrittura. Per la prima volta nella storia del Salone, i paesi ospiti saranno due: Spagna e Romania, che offriranno entrambi testimonianze delle proprie tradizioni e culture. Nel nutritissimo programma sarà protagonista anche un lucano, infatti, giovedì prossimo, data di apertura del Salone, sarà presentato “Cantava l’anno” opera prima di Rocco Di Bono; edito da Nuove Proposte alle 19.30 nella sala avorio, a cura di Cultura e Solidarietà Senza Confini e Magna Grecia Lucana. Con l’autore interverranno Luca Cassiani, Maria Celano, Maria Annunziata Cera e Giorgio Filograna. Il libro racconta con il garbo dei ricordi, quei lembi di storia che nitidi restano vivi nelle sciabolate della storia, focalizzandosi sui fatti che hanno caratterizzato l’ultima metà del XX secolo: un vero e proprio turbinio di eventi che si sono susseguiti nella seconda metà del Novecento, narrati attraverso il potere evocativo della musica. Rocco Di Bono è un avvocato potentino, originario di Genzano di Lucania.
Ilenia Litturi