Giordano (UGLM) su crisi in Valbasento.

Governo Nazionale assente per interventi di politica attiva a sostegno di lavoratori ed ex dipendenti delle innumerevoli aziende della Valbasento di Pisticci. Mai come ora, l’impatto della crisi economica e occupazionale sul tessuto economico e sociale sulla Basilicata ed in speciale modo in tale zona industriale , ha assunto proporzioni sempre più rilevanti”.

E’ quanto sostiene il segretario regionale dell’UGLM, Giuseppe Giordano,  per il quale, “ questa grave  situazione è soprattutto  da addebitarsi alla chiusura di innumerevoli imprese, che, avendo le loro direzioni in altre regioni, alle prime avvisaglie cessato l’attività industriale in Basilicata, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Sembra sognare e tornare indietro nel tempo di oltre 50 anni fa quando - per il sindacalista – vi era l’opportunità strategica per la creazione di nuovo valore aggiunto e per dar vita a collaborazioni commerciali, preferibilmente fra aziende della stessa filiera produttiva, ovvero del medesimo distretto o sistema produttivo locale: cinquant’anni di attese. Secondo Carlo Levi Cristo si sarebbero fermi a Eboli, alle porte della Lucania. 2012, sembra che la situazione non sia mutata, sempre nella perenne ricorsa verso il progresso economico. Quando il boom economico ha investito l’intera penisola anche la Valbasento ha intrapreso la strada della riscossa economica dopo gli anni bui a ridosso della fine del secondo conflitto mondiale. Ora ancora l’illusione di farcela è rimasta intatta, cristallizzata negli anni futuri. Si sono celebrati, o forse è meglio dire commemorati, i cinquant’anni della posa della prima pietra dello stabilimento ANIC di Pisticci Scalo. In quell’occasione giunsero in Valbasento oltre al Ministro dell’Industria Emilio Colombo, tanti noti esponenti della Repubblica. Per un giorno la Valbasento - prosegue il segretario dell’UGLM, Giordano - svestì i panni della periferia agricola e interpretò un ruolo centrale nelle politiche industriali nazionali. Al di là di quello che cinquant’anni fa si diceva, ora ancora una volta sullo sfondo c’è la consapevolezza che la Valbasento sembra aver fatto il suo tempo, specie se la politica, a parte semplici parole, continua ad essere latitante a 360°. In quell’area – aggiunge Giordano – si è persa l’opportunità strategica per la creazione di nuovo valore aggiunto o per dar vita a collaborazioni tecnologiche e commerciali, preferibilmente fra aziende della stessa filiera produttiva, ovvero del medesimo distretto o sistema produttivo locale, per acquisire maggiore forza contrattuale e agevolazioni amministrative, finanziarie e di ricerca. E’ diventata situazione di notevole crisi, il governo deve intervenire con strumenti di politica attiva per sostenere il reddito e agevolare la ricollocazione nonché il consolidamento delle competenze dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo della Valbasento, un’area strategica per il rilancio del settore a livello nazionale. Il territorio sarebbe pronto per sposare un elenco di iniziative imprenditoriali in grado ancora di investire in quell’area, la Regione si impegni a sostenere, senza riserve, un concreto piano di completamento delle infrastrutture ritenute assolutamente strategiche e imprescindibili per l’area. Crediamoci ancora, si devono poter rilanciare tutte le possibili iniziative invitando aziende che vogliono ancora scommettere sulla Valbasento attuando Piani di Sviluppo Industriale e, qualunque iniziativa vada comunque arricchita con piani di rilancio. Pertanto – conclude Giordano – l’UGL Basilicata sollecita gli assessori Pittella e Viti e il Presidente De Filippo ad avviare, senza ulteriori indugi, iniziative nei confronti del Governo Monti affinché si continui a sostenere, non a parole, la volontà di favorire la crescita dell’economia e dell’occupazione in quell’area come era programmata da 50 anni fa”.

Ufficio stampa UGL Basilicata


 


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