Lavori del Coniglio regionale del 17 07 2012: respinta la proposta di legge di iniziativa popolare sui costi della politica

La proposta di legge di iniziativa popolare, sottoscritta da circa quattromila cittadini lucani, sulle “modifiche alla legge regionale n. 38 del 29 ottobre 2002 – Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai consiglieri regionali” che puntava alla riduzione del 50 per cento dei compensi dei consiglieri regionali, all'eliminazione del vitalizio, dell'indennità di fine mandato e dei rimborsi forfettari è stata respinta con 23 voti contrari di Pd, Pdl, Idv, Mpa, Ial, Pu e Api e l’astensione del consigliere Romaniello (Sel).

Pur esprimendo "rispetto" e "apprezzamento" per il senso civico mostrato dai promotori dell'iniziativa e dai cittadini che hanno sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare, i rappresentanti dei gruppi consiliari (Braia del Pd, Venezia del Pdl, Autilio dell'Idv, Falotico di Mpa) con motivazioni diverse si sono espressi contro la pdl, rilevando che il Consiglio regionale della Basilicata ha già affrontato prima di altre istituzioni il problema dei costi della politica, riducendo le indennità, abolendo i vitalizi e riducendo le spese di funzionamento dell'ente.

Altre scelte per un'ulteriore razionalizzazione dei costi sostenuti dalle istituzioni, potranno essere adottate, anche riprendendo alcune proposte presenti nella pdl di iniziativa popolare, possibilmente in maniera coordinata con le altre Assemblee legislative regionali, in sede di definizione del nuovo Statuto della Regione.

Il consigliere Romaniello (Sel), che ha presentato all'inizio della legislatura una proposta di legge sulla trasparenza, sull'uso delle risorse e sull'attività dei consiglieri, unitamente alla proposta di abolire i vitalizi già da questa legislatura (a suo avviso vero privilegio delle cariche pubbliche), ha sostenuto la necessità di assegnare la pdl di iniziativa popolare all'esame della commissione competente, che tra l'altro sta discutendo dello Statuto regionale.

Concludendo il dibattito, il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino ha detto che "la discussione su questa proposta serve anche a farci comprendere e a dare valore alla democrazia diretta e ai cittadini, ancorché diventino promotori di un movimento politico, cosa che è del tutto legittima". "Il Consiglio regionale ha già fatto molte cose per ridurre i costi della politica, ed altre le farà dopo l'approvazione dello Statuto", ha detto ancora Folino annunciando "qualche ulteriore norma di contenimento dei costi della politica in sede di assestamento del bilancio".

In precedenza, in sede di attività di controllo l’Aula ha approvato all’unanimità la modifica degli articoli 12 e 14 dello Statuto dell’Ente di gestione del Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano. Ridotti da 5 a 4 i membri del Consiglio direttivo e stabiliti i nuovi criteri e le modalità di designazione degli stessi.

L’Assemblea ha anche approvato, all’unanimità, una mozione (primo firmatario Mollica e sottoscritta da Rosa e Pagliuca –Pdl, Romaniello –Sel, Braia –Pd, Navazio –Ial, Scaglione –Pu, Autilio –Idv, Singetta – Api e Gaudiano –Gruppo Misto) sul Piano di riorganizzazione delle Poste italiane che per la Basilicata prevede 17 uffici postali soppressi e 21 quelli che lavoreranno a giorni alterni. Con il documento, che assorbe anche una precedente mozione a firma del consigliere Autilio, il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale e in particolare il Presidente a “mettere in campo tutte le azioni utili a far invertire la tendenza in atto, alla luce della funzione di rilevanza sociale che il servizio postale assolve, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione”.

I lavori del Consiglio regionale proseguono con la discussione sul documento programmatico per il nuovo Statuto.


Potenza, 17 luglio 2012

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