Petrolio, Pagliuca commenta conferenza stampa De Filippo
“Toni da tribuno e sindrome dell’accerchiamento. La conferenza stampa di De Filippo ha evidenziato con vigore il fallimento delle politiche del centro sinistra, la povertà di idee nell’immaginare un futuro per la Basilicata”. E’ il commento del capogruppo del Pdl, Nicola Pagliuca che aggiunge: “Quello che è apparso a tratti come lo sfogo di un uomo ‘solo’ ha tolto ai lucani anche l’ultimo barlume di speranza sul futuro. Altro che battagliero condottiero che recuperando la forza della leggendaria legione lucana contro i romani, si mette alla guida del suo popolo per realizzare la vittoria! Lo sfogo di De Filippo è apparso come una resa incondizionata ai continui attacchi derivanti dall’interno del centro sinistra e del suo partito che lo ha abbandonato al suo destino”.
Per il capogruppo del Pdl “è ormai evidente come il centro sinistra lucano non esista più ed ancor più evidente è l’assenza di un progetto per il futuro dei lucani”. “Siamo in una navigazione a vista – aggiunge - che se può giustificarsi durante una burrasca è sicuramente inutile ed inefficace quando si vuole raggiungere una meta. Il centro sinistra ha perso la bussola e la schizofrenia è l’unica guida… il destino dei lucani è segnato dalle contraddizioni di un partito che diviso tra rottamatori, rottamati e rottamandi finisce per togliere, ripeto, anche la speranza dai cuori dei giovani. No Presidente, proprio non mi è piaciuto e parlo da cittadino prima che da politico.
“Il petrolio – continua ancora Pagliuca - è stato gestito male, anzi, malissimo ed è questa l’unica ragione per la quale oggi i lucani reagiscono con forza ad ogni nuovo segnale di apertura del territorio a nuove concessioni di sfruttamento. Da quasi un decennio denunciamo la insipienza delle politiche di impiego dei fondi e la esiguità delle risorse ottenute ma la testardaggine del centro sinistra ha bloccato qualsiasi iniziativa tesa a modificare l’approccio con le compagnie e con il Governo. Per non parlare del modo pessimo in cui sono state trattate le questioni ambientali che hanno generato paure nella popolazione giustificate dai casi Fenice, Val basento, Tito ecc.”. “Quale risposta – si domanda l’esponente del Pdl - viene offerta di fronte a queste responsabilità? Quella di chiudersi nel bastione ed aizzare il popolo verso una battaglia dal sapore medioevale. Questo dobbiamo dire ai nostri figli? La risposta alle inefficienze delle politiche messe in campo è la fuga dalle responsabilità?”
“Caro Presidente – prosegue ancora Pagliuca - Lei ha detto che è disponibile a fare la statua a chi dovesse riuscire dove Lei e la sua coalizione ha fallito ma dimentica od omette che questo sarà difficile dimostrarlo perché le politiche assistenzialistiche e clientelari che il centro sinistra ha messo in campo, assicurano il consenso per la prosecuzione ad libidum del suo operare. Dal canto nostro, pur dai banchi dell’opposizione, incrociando anche la critica feroce di chi ha mal compreso il nostro intento, non ci siamo mai sottratti dal confronto e dall’apporto di idee che consentissero un diverso approccio ai temi dello sviluppo ma, ahimè, siamo rimasti inascoltati ed oggi, di fronte al fallimento manifesto di quelle politiche dobbiamo anche assistere allo sfogo di chi decide di cavalcare l’onda e non di orientarla come ogni buon amministratore deve fare”.
“Quando si ha una rotta – afferma Pagliuca - la navigazione può apparire difficile e molti naviganti possono reagire agli stenti ma quando si raggiunge la meta, la felicità dell’approdo rinfranca ogni sforzo profuso. Navigare senza rotta, rigirandosi in mare senza meta, significa non arrivare mai all’approdo ed allora poco conta essersi ammutinati, quella reazione porterà comunque alla morte.La conferenza stampa di De Filippo è apparsa come l’incitazione ad un ammutinamento che non servirà a nulla perché non c’è una meta da raggiungere. La teoria del territorio impegnato per le estrazioni non regge perché sa bene il Presidente che le vocazioni delle varie aree della Basilicata sono diverse e non per tutte sarà possibile fare agricoltura di qualità o turismo. Chiudere qualsiasi possibile sfruttamento di una risorsa è un atto di miopia politica che non servirà a nulla!”
Per Pagliuca “La strada giusta per la valorizzazione del petrolio è quella tracciata nel Memorandum e ripresa nell’art. 16 del decreto sulle liberalizzazioni che individua meccanismi capaci di incrementare in modo sostanziale le risorse ma al tempo stesso di utilizzarle per finanziare lo sviluppo vero”. “Noi – continua - abbiamo votato l’articolo dell’assestamento di bilancio ma abbiamo evidenziato già in quella sede che il tutto ci appariva poco chiaro e frutto di una azione di puro marketing politico. Noi non siamo i difensori dei petrolieri, non abbiamo mai governato e mai fatto accordi con essi, questo il motivo per cui abbiamo votato quella norma che sarà inefficace perché incostituzionale. Noi non vogliamo l’utilizzo indiscriminato di ogni lembo di Basilicata per estrarre petrolio ma riteniamo che sia più utile applicare le norme esistenti che consentono di fare una scelta puntuale dei territori e dire un no o un si con cognizione di causa. Siamo convinti che la Basilicata abbia bisogno di un progetto di crescita sviluppato nel medio/lungo periodo che sia in grado di offrire una prospettiva a quei giovani a cui il Presidente ha fermato il cuore”.
“Le risorse – conclude Pagliuca - sono una componente dello sviluppo, non l’unica e comunque, prima delle risorse ci deve essere il progetto, quello che ad oggi la Basilicata non ha. Presidente De Filippo, la sua iniziativa, mi creda, non è utile… forse serve per scopi interni al suo partito ma non serve ai lucani. Preoccupiamoci di migliorare la capacità di controllo dell’ambiente, di rafforzare quelle strutture necessarie a dare sicurezza ai cittadini. Non è possibile che solo dopo 12 anni si scopra che la Regione ha un registro tumori i cui dati sono ancora sconosciuti”.
Fonte Consiglio Informa- basilicatanet.it