Operazione trasparenza, Venezia (Pdl) annuncia mozione

LOGO POPOLO LIBERTA HOME“Martedì presenterò una mozione per impegnare De Filippo a proporre, entro un mese, un disegno di legge che stabilisca la condizione di incompatibilità per gli incarichi pubblici regionali, di diretta nomina, nelle AA.SS.LL. e negli enti strumentali collegati, per tutti coloro che abbiano, nei precedenti 5 anni l'insediamento della legislatura, o hanno incarichi di partito, incarichi elettivi o assessorili regionali”.Ad annunciarlo, il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia sottolineando che “bisogna far capire a chi decide di fare politica che la stessa non è una professione, non è lo strumento per migliorare la propria condizione economica o, addirittura, sociale. L'eletto, nel momento in cui non ottiene il sufficiente consenso, deve ritornare a svolgere il proprio lavoro e non pensare che, poi, il partito deve garantirgli una poltrona come avviene nella nostra Basilicata, ricca di privilegi e privilegiati”. “Martedì prossimo, 25 settembre 2012, è convocato il Consiglio regionale di Basilicata che, come avviene da tempo, affronterà argomenti, certamente utili ma non urgenti per le tante emergenze lucane. Non è la prima volta che questo accade, anzi la Giunta è sempre più impegnata a lanciare proclami, fare esclusivamente propaganda senza mai dedicare la minima attenzione alle pressanti richieste della Basilicata. Voglio proprio vedere – prosegue Venezia - cosa accadrà in Consiglio regionale. Come si comporteranno l'Italia dei Valori, l'Api, l'intergruppo, la Sel, i Popolari Uniti. Saranno sufficienti i voti di questi gruppi, ovviamente insieme a quelli del Pdl e, scontato, di Folino e dei suoi, per far passare la mozione e dare, finalmente, l'avvio ad una nuova stagione della politica lucana. Arrivare ai livelli della casa di Plutarco è sicuramente un'utopia ma sarei davvero soddisfatto se si iniziasse almeno a pulire le finestre del Palazzo, sporche e mai lavate”.

A parere del consigliere dell’opposizione “De Filippo e il Partito Democratico, irresponsabilmente, continuano a nicchiare e a far finta che tutto proceda nel migliore dei modi. Eppure i dati sull'aumento esponenziale delle ore di cassa integrazione, la crisi della Fiat, le previsioni di un'ulteriore impennata della disoccupazione sono recenti e, in una regione normale, avrebbero avuto l'adeguata attenzione del governo. Purtroppo la legislatura si trascina stancamente nel discutere, come ho più volte detto, del nulla nonostante la grande e profonda crisi che sconvolge, soprattutto, la nostra regione. Se a tutto questo, poi, aggiungiamo la perdita di credibilità della politica tutta otteniamo il quadro completo della situazione e la politica ha il dovere, se ne è capace, di lanciare all'opinione pubblica segnali chiari e netti di efficienza, di moralizzazione e di trasparenza affinché, accanto alla tanto attesa ripresa economica, si riaffermi il primato della Politica, quella con la P maiuscola”.

“Ora – aggiunge ancora Venezia - l'ultimo Consiglio regionale conclusosi con un annuncio di querela nei confronti di chi, piuttosto che mugugnare come è consuetudine, ha voluto rispettare il proprio mandato e rendere pubblica, al di la delle eventuali paternità, una decisione quantomeno inopportuna ,non può e non deve cadere nel dimenticatoio. Alle parole, ai risentimenti, agli annunci, ai sentimenti di offesa, devono seguire i fatti, soprattutto da parte di chi stando all'interno della maggioranza la critica aspramente. È a tutti noto, e tutti i lucani sono consapevoli, che nella nostra Regione vige il regime partitocratico, gestito a piene mani e con arroganza, come dice Folino, dal Partito Regione che domina e controlla tutto. Sono, queste, affermazioni pesanti, gravi che meriterebbero un approfondimento anche in sedi diverse da quelle della politica”.

Venezia si domanda: “Se diamo un peso alle parole, chiedo a Folino, cosa significa dominazione e controllo su tutto? Significa, forse, quello che affermo da tempo e cioè che in Basilicata esiste ed insiste un regime che attenta alle libertà individuali? Il controllo è limitato alla gestione del potere o, come si dice da tempo, si manifesta anche con la cosiddetta procura parallela che, fuori da ogni regolamento democratico, entra nell'intimità delle persone e le colpisce al momento opportuno, distruggendole?” “Credo – prosegue ancora Venezia - che il Presidente del Consiglio debba dare le dovute spiegazioni all'intera Assise e debba farsi paladino, essendo almeno sulla carta super partes, di una rivoluzione culturale che porti nella Regione quella ventata di libertà necessaria per avviare, finalmente, le riforme necessarie per la crescita e lo sviluppo della Basilicata. I dati sono allarmanti ed è urgente determinare, stabilire, in maniera chiara e decisa, le nuove regole per il vivere civile, regole che non devono essere solo quelle del nuovo Statuto. Afferma preoccupato Folino che, loro, del Pd di Basilicata devono fare molto di più per non passare alla storia come coloro che hanno visto morire la Basilicata. Io dico che, loro, del Pd di Basilicata non hanno soltanto visto ma, addirittura, sono i carnefici e, consapevoli delle profonde ferite inferte, si sono accaniti sino all'estremo contro una regione inerme, manifestamente incapace di difendersi. Da dove ripartire, se si vuole servire la Basilicata? Ma dal Palazzo! Ponendo, finalmente fine ad una forma di privilegio che è un'autentica vergogna. Non è possibile che l'essere iscritto al Pd debba essere il titolo, nei curricula, per ottenere una nomina o un incarico regionale. Non è possibile continuare a vedere quattro ragazzi vincitori di concorso all'Arpab continuare a questuare il riconoscimento del loro diritto, solo perché figli di nessuno. Non è possibile continuare ad assistere allo scempio morale che avviene in Basilicata. Allora, dicevo, bisogna partire rendendo trasparente, Plutarco deve pure insegnarci qualcosa, il Palazzo”.

 

FONTE - BASILICATANET.IT

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