Petrolio, Mattia (Pdl): riprendere iniziativa su art. 16

FOTO HOME POZZO VAL DAGRI“L’iniziativa del sen. Cosimo Latronico, che ha riacceso l’attenzione sulla questione dell'articolo 16 della legge sulle liberalizzazioni, per legare i progetti minerari della Basilicata al finanziamento di un fondo stabile di sviluppo delle infrastrutture e delle iniziative produttive, va sostenuta a livello di Consiglio regionale”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Pdl, Franco Mattia.“Come è noto il termine fissato dallo stesso Governo (24 settembre) per formulare una proposta per l’attuazione di quella norma che il presidente De Filippo ha ‘svelato’ è stata scritta di sua mano – aggiunge Mattia – è scaduto senza alcun segnale del Ministero dello Sviluppo Economico. La Basilicata continua a dare il suo responsabile contributo all’approvvigionamento energetico del Paese che, come testimonia il dato diffuso dallo Svimez, nel 2011 è arrivato a coprire il 71 per cento della produzione totale di petrolio italiano, ma è sempre in credito nei confronti dello Stato”.
“Qualcuno ricorderà – continua Mattia - le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, nel corso di un’audizione al Senato, esattamente il 29 aprile scorso: ‘Dall’ estrazione idrocarburi possibili 25mila posti’. Secondo il rappresentante del Governo Monti, la produzione nazionale di idrocarburi potrebbe essere uno dei punti principali della strategia energetica nazionale. Francamente – dice Mattia - non ho mai creduto alle previsioni del Ministro, nonostante il riferimento esplicito alla Basilicata, se non altro per richiedere maggiore disponibilità nell’autorizzare nuove ricerche petrolifere. E qualcuno l’ha definito un ricatto: più petrolio in cambio di più lavoro. Per restare ai fatti, l’esperienza del Distretto Eni Val d’Agri – sostiene il consigliere del Pdl - ci conferma che tra forza lavoro diretta ed indiretta siamo a meno di 2.500 unità, esattamente un decimo della cifra del ministro Passera, e che una buona quota è costituita da lavoratori con contratti a tempo determinato. A breve, con l’avvio dei lavori della quinta linea nel Centro Oli di Viggiano si prevede l’impiego, sia pure a tempo determinato, di 4-500 operai. Perciò ritengo utile la proposta di far ricorso ad un Protocollo di Intesa tra Eni, imprese petrolifere e sindacati in primo luogo, con il sostegno della Regione, dei Centri per l’Impiego e dei Comuni, in modo da porre le condizioni per favorire l’assunzione di manodopera locale, aggiungo regionale, almeno per quelle figure professionali e specialistiche esistenti. Ma la priorità – conclude – va data allo sblocco dell’articolo 16 del decreto liberalizzazioni”.

 

  • Fonte Consiglio Informa
  • basilicatanet.it

 

Art. 16

(Decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1)


Sviluppo di risorse energetiche e minerarie nazionali strategiche

 

(( 1. Al fine di favorire nuovi investimenti di ricerca e sviluppo delle risorse energetiche nazionali strategiche di idrocarburi nel rispetto del dettato dell'articolo 117 della Costituzione, dei principi di precauzione, di sicurezza per la salute dei cittadini e di tutela della qualita' ambientale e paesistica, di rispetto degli equilibri naturali terrestri e acquatici, secondo i migliori e piu' avanzati standard internazionali di qualita' e sicurezza e con l'impiego delle migliori tecnologie disponibili, garantendo maggiori entrate erariali per lo Stato, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite le modalita' per individuare le maggiori entrate effettivamente realizzate e le modalita' di destinazione di una quota di tali maggiori entrate per lo sviluppo di progetti infrastrutturali e occupazionali di crescita dei territori di insediamento degli impianti produttivi e dei territori limitrofi nonche' ogni altra disposizione attuativa occorrente all'attuazione del presente articolo.

2. Le attivita' di cui all'articolo 53 del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1979, n. 886, sono svolte secondo le norme vigenti e le regole di buona tecnica di cui alla norma UNI 11366. ))

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