Cosa ha provato quanto ha sentito pronunciare il suo nome?
Un’esplosione di gioia. L’evento di Pechino era un po’ come la notte degli Oscar per il settore del Diamond Jewellery.
Com'è nato 'Magic Mushroom'?
Porto avanti da anni lo studio e la ricerca sulla sensorialita' abbinata ai gioielli. Sono convinta infatti che i gioielli siano, più che dei meri ornamenti luccicanti, delle interfacce comunicative molto potenti. Infatti grazie alla loro posizione priviliegiata (indossati intorno alle zone più espressive del nostro corpo) possono diventare un veicolo di messaggi oppure fungere da amplificatori e stimolatori dei nostri cinque sensi. Con l'anello Magic Mushroom ho voluto provocare un effetto illusorio per la vista, come se l'osservatore fosse sotto l'effetto di un'allucinazione da fungo! Per cui, rifacendomi ad una legge di fisica ottica, due parabole specchianti poste l'una di fronte all'altra permettono -attraverso un foro- la visione del miraggio di un oggetto posto sulla base del gioiello, nella fattispecie un diamante. Per cui solo da alcune angolazioni è possibile osservare la proiezione virtuale di un diamante da un carato mentre il diamante reale rimane nascosto all'interno dell'anello. Il tema del concorso mi ha molto ispirato "trompe-l'oeil: nothing is what it seems".
Chi è Paola Strammiello?
Sono una designer di gioielli che ama progettare con un approccio concettuale. Sono nata a Matera e ho studiato a Milano alla Facoltà del design presso il Politecnico di Milano. Gli studi mi hanno insegnato il metodo progettuale, il lavoro mi ha insegnato la conoscenza dei limiti dei metalli e delle proprietà delle pietre. Collaboro con diversi marchi di gioielleria di alta gamma e porto avanti una mia linea di fedi e solitari concettuali disponibili sul mio sito web www.paolastrammiello.com.
Come ha cominciato?
Ho sempre coltivato la mia passione artistica abbinandola alla formazione scientifica. Ho frequentato numerosi corsi per ampliare le mie capacita' creative. Dal corso di cucito al corso di scultura del tufo, dalla lavorazione del feltro alla pittura. Poi la vocazione del gioiello è arrivata all'improvviso, all'università, dopo aver conosciuto delle menti eccelse come l'antropologa Eleonora Fiorani che mi ha iniziata al mondo della sensorialita'.
Einstein diceva che "la logica ti porta da A a B mentre l'immaginazione ti porta ovunque". Quanto è importante per lei l'immaginazione?
L'immaginazione, che va a braccetto con l'intuizione, è una capacità in parte innata e in parte alimentata dalla visione e dalla conoscenza delle cose più svariate. L'ozio favorisce l'espressione creativa, i momenti migliori per me sono poco prima del risveglio se non addirittura in sogno (il problema è ricordarsi le idee) o in viaggio. L'idea scocca come una scintilla e se è buona ha un carattere di urgenza inspiegabile.
Da dove prende l'ispirazione quando crea?
In genere la fase creativa è sempre preceduta da ricerca, non troppa perché sapere troppo ammazza l'immaginazione. Poi mi circondo di immagini, forme e colori coerenti con la sensazione che provo e comincio a fantasticare.
Cosa vuole trasmettere attraverso le sue creazioni?
Mi piace comunicare messaggi, i miei gioielli sono contenitori di metafore, il mondo è pieno di forme ma non tanto di forme legate ad una storia. Quando i miei clienti scoprono i messaggi nascosti dietro le mie fedi, fanno un salto indietro e mi dicono: mai visto niente di simile… eppure le forme sono semplici ma potenti perché' scaturite da un racconto.
C'è un materiale o una pietra al quale è particolarmente affezionata?
Amo lavorare con i metalli e le pietre preziose, peccato costino molto. Li trovo affascinanti perché sono una sfida al tempo e alla deriva. Progettando con oro e pietre preziose sento di poter lasciare ai posteri una traccia della mia storia.
Qual è a suo parere il segreto che si cela dietro all'intramontabilità dei classici?
L'armonia e la semplicità sono i valori più difficili da progettare. Quando un oggetto è armonico nella sua essenzialità diventa un classico.
Come si sente quando vede qualcuno indossare una sua creazione?
È sempre emozionante entrare nella vita degli altri e lasciare un segno, seppur piccolo.
Quali altri designer stima?
Adoro il lavoro di Antonio Bernardo, è un designer di gioielli brasiliano. È elegante, coraggioso e innovativo.
Il suo motto è…
Insisti, persisti che la vita ti conquisti e chi trova un amico trova un tesoro. Ho osservato che anche incrociando i motti i i risultati sono molto interessanti, ho cominciato infatti a cercare gli amici che mi piacciono e a lasciar andare quelli che non mi piacciono più.
Ilenia Litturi