Sin, Berlinguer: “Si entra nella fase operativa, dalle parole ai fatti” per gli interventi di bonifica di Tito e della Val Basento

Sono stati firmati questa mattina, nel Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, 4. protocolli di intesa con le istituzioni coinvolte nelle attività di bonifica dei Siti di interesse nazionale di Tito e della Val Basento.

Le intese sottoscritte, necessarie per garantire l’esecuzione degli interventi e i tempi fissati, rappresentano l’ultimo tassello burocratico prima dell’aggiudicazione e dell’esecuzione dei lavori.

“Si entra nella fase operativa, dalle parole passiamo ai fatti”, ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente e Territorio, Aldo Berlinguer.

“Dopo aver scongiurato il pericolo di perdere definitivamente i 46 milioni di euro destinati alla bonifica dei Sin lucani – ha aggiunto Berlinguer – procediamo senza indugi verso l’obiettivo finale. Siamo riusciti ad ottenere una proroga sui tempi e rimettere in moto in tempi stretti la macchina istituzionale. Questa è la dimostrazione di come il lavoro coordinato e collaborativo porti a buoni risultati. E’ nostro dovere – ha concluso l’assessore - assicurare il risanamento dei siti e la restituzione dei suoli agli usi legittimi, a tutela dell’ambiente e della collettività”.

L’intesa firmata con i Comuni di Tito, Ferrandina, Grottole, Miglionico, Pisticci, Pomarico e Salandra, mira principalmente alla semplificazione e allo snellimento delle attività amministrative e dei procedimenti di controllo previsti dalla legge. Tra le attività da semplificare, ad esempio, il rilascio dei titoli abilitativi edilizi sui suoli ricadenti nei Sin.

L’intesa siglata con le Province di Potenza e Matera impegna gli enti ad assicurare il necessario supporto alle attività di realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e di bonifica di acque e suoli. Tutte le operazioni tra Regione, Province e Comuni, saranno svolte in collaborazione e in stretto coordinamento.

Il protocollo di collaborazione con l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) è finalizzato a garantire adeguati livelli qualitativi e di rigore tecnico-scientifico nella progettazione ed attuazione degli interventi di caratterizzazione, di messa in sicurezza d’emergenza e di bonifica dei siti di Tito e della Val Basento, nel controllo dei risultati ottenuti e nel loro successivo monitoraggio. In particolare l’attività dell’Ispra si concentrerà sulla messa in sicurezza e la bonifica delle acque di falda e dell’area fluviale ricadente nel perimetro dei Sin.

All’Istituto Superiore di Sanità (Iss) spetterà invece il compito di valutare il rischio sanitario attraverso indagini ambientali ed epidemiologiche, il biomonitoraggio e il monitoraggio delle matrici alimentari in relazione agli interventi di caratterizzazione, di messa in sicurezza e di bonifica. L’Iss fornirà uno studio dettagliato sull’impatto sanitario delle attività industriali pregresse e degli effetti delle contaminazioni di acqua e suolo dei siti di Tito e Val Basento. Fornirà, inoltre, il supporto tecnico-scientifico per la definizione dello stato delle aree agricole e dei prodotti agroalimentari di origine vegetale coltivati in quelle aree.

Mentre l’Ispra lavorerà in stretta collaborazione con l’Arpab, l’Iss si avvarrà del supporto delle Aziende sanitarie locali che forniranno dati e documenti di analisi.

Infine, a seconda di quanto emergerà da queste analisi, si procederà con le progettazione di un sistema di monitoraggio avanzato sanitario e ambientale dei distretti industriali di Tito e della Val Basento anche ai fini del rilancio produttivo.

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