Governo regionale, al via programmazione fondi agricoltura
Subito dopo la sessione di bilancio, e quindi presumibilmente già alla fine della prossima settimana, il governo regionale, per iniziativa del presidente Marcello Pittella, affronterà il tema legato alla programmazione dei fondi europei in agricoltura alla luce di alcune criticità del passato emerse nel corso dell'anno che ci siamo appena lasciato alle spalle.
Pur con l'accelerazione impressa negli ultimi mesi del 2014 dal Dipartimento Agricoltura, sotto la guida dell'assessore Michele Ottati e del direttore generale Giovanni Oliva, è certo ormai che non si riuscirà ad evitare il disimpegno di una parte di quelle risorse che nella scorsa legislatura non erano state spese nel corso degli anni e che, grazie ad alcuni accorgimenti di natura tecnico-contabile non più consentiti in questa fase finale dell’ultimo periodo di programmazione, erano stati accantonati sperando in una ripresa dell'economia italiana in generale e di quella lucana, in particolare.
La cifra precisa si conoscerà solo dopo la metà di gennaio, anche perché sino a tutta la vigilia di capodanno dirigenti e funzionari del Dipartimento Agricoltura e dell'Autorità di Gestione del Fondo Fears hanno prodotto il massimo sforzo per evitare che una sola delle pratiche nel frattempo giunte sulle proprie scrivanie negli ultimi giorni di dicembre non fosse lavorata.
Da questo punto di vista, il risultato è stato straordinario, posto che solo nell'ultima settimana dello scorso anno i pagamenti effettuati, anche grazie al supporto dei Centri di assistenza delle organizzazioni professionali agricole, hanno superato i 25 milioni di euro.
Purtroppo, la crisi che da sei anni a questa parte ha investito l'economia europea, con effetti drammatici soprattutto in Italia e nelle regioni del Mezzogiorno, ha bloccato di fatto, in Basilicata, gli investimenti privati in agricoltura, come in tutti gli altri settori produttivi.
Basti dire che solo nei mesi di novembre e dicembre 2014 sono state oltre 350 le imprese agricole lucane che non avendo portato a termine l'investimento assentito tre anni prima, e per il quale avevano ottenuto l'anticipazione del 50 per cento dei fondi europei loro assegnati (in molti casi anche oltre in virtù di pagamenti ricevuti a fronte di stati di avanzamento lavori), hanno chiesto (ed ottenuto) un ulteriore periodo di proroga.
Indicativi, da questo punto di vista, i dati riferiti ad alcune misure destinate all’ammodernamento delle aziende agricole: a fronte di risorse impegnate per oltre 98 milioni di euro, la spesa è oggi ferma a 46 milioni. Che è esattamente, o quasi, l’ammontare delle anticipazioni del 50% accordate ai beneficiari.
Come dire: non avendo risorse proprie da investire e non potendo ricorrere, in assenza di credito bancario, ad altre fonti di finanziamento, gli imprenditori agricoli lucani non hanno potuto completare gli investimenti finanziati dai fondi strutturale che, come è noto, coprono solo la metà della spesa complessiva.
La Regione, dal canto suo, pur avendo fatto ricorso al cosiddetto over booking, impegnando oltre il 109 per cento delle risorse assegnate in agricoltura dall'Unione Europea, si trova nella paradossale situazione di non poter rendicontare, in termini di spesa, investimenti che da tempo avrebbero già dovuto essere completati.
Di qui la necessità, fatta propria dal presidente Pittella e dall'intero governo regionale, di apprestare subito, sin dai primi giorni del 2015, ulteriori azioni di stimolo nel comparto agricolo, d'intesa con le organizzazioni di categoria, i tecnici del settore e il mondo bancario, senza escludere, ove dovessero emergere eventuali inadempienze o farraginosità amministrative e tecniche, ulteriori riadattamenti della stessa macchina burocratica regionale alle mutate esigenze di un settore vitale per l'economia lucana.