L’approvazione del decreto sull’Imu è una pagina scura della politica fiscale italiana
«L’approvazione del decreto sull’Imu sui terreni agricoli è una pagina scura della politica fiscale italiana una misura che colpisce l’attivita produttiva.
Noi non ci rassegniamo e valuteremo possibili iniziative di rivendicazione e sensibilizzazione per arrivare all'abrogazione del provvedimento», dichiara il Nicola Minichino, presidente della COPAGRI BASILICATA, commentando la decisine della Camera dei Deputati con la quale si è.
«La questione – aggiunge – è stata scaricata sui sindaci. Non esiste il discorso di soluzione migliore o di male minore. La posizione della Copagri è nota: non abbiamo mai preso in considerazione esenzioni o alleggerimenti su aree montane o parzialmente tali, isole minori e via discorrendo. L'imposta va abolita perché va a colpire i terreni produttivi di un settore che ha ampiamente dimostrato, soprattutto in termini di export e occupazionali, di poter essere trainante per il superamento della crisi e di poter davvero creare ricchezza».
L’Imu sui terreni agricoli, invece, «colpisce il comparto primario – evidenzia Minichino – nei suoi beni strumentali e, cosa ancora più inaccettabile, negli strumenti che ordinariamente servono agli agricoltori per produrre. Il tutto, per di più, in un momento cruciale, quando cioè siamo alle porte dell’Expo Milano 2015. E, probabilmente, non capiterà più una occasione come questa dell’Expo di dimostrare al mondo quanto si vuole puntare sulla tutela e sulla valorizzazione del settore primario. Si manifesta, al contrario, poca sensibilità e considerazione procedendo con una tassazione ormai insostenibile che è frenante, anzi un autentico ostacolo insormontabile, per un settore che all'estero tutti ci invidiano, come testimonia il fatto che siamo i più copiati al mondo».
Nella realtà lucana, in particolare, «l’Imu sui terreni agricoli va a colpire quelle attività produttive che negli ultimi anni hanno subito danni da calamità naturali, che hanno una ridotta produttività e bassa competitività» continua il presidente regionale di Copagri. E conclude ricordando che
«La manifestazione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei rappresentanti in Parlamento che a Roma, lo scorso 25 febbraio, ha visto in piazza Montecitorio rappresentati sindacali ed operatori agricoli, è stata solo la prima delle iniziative che COPAGRI ha in programma a livello nazionale per ribadire a gran voce che il decreto legge sull’Imu dei terreni agricoli è iniquo. In Basilicata, ritengo che si debba continuare ancora a manifestare contro l’Imu sui terreni agricoli in tal senso mostrando sempre più l’unità tra il mondo agricolo, i sindaci e l’Ente regionale, perché il Governo non vada avanti nella sua decisione.
Matera, 21 marzo 2015
COPAGRI BASILICATA