Cirigliano XXVI Premio Torre d'Argento
Cirigliano. Sotto l’imponente Torre ellittica, che da 500 anni veglia sulla piazzetta del più piccolo Comune della provincia di Matera con i suoi 450 abitanti, si è svolta la XXVI edizione del premio Torre d’Argento 2015. Una piazzetta apparsa come una bomboniera decò, abbellita dai ricami di luce creati dalla scenografia di Mario Garambone, che è stato anche il regista di tutta la serata. “Un riconoscimento, quello del premio Torre d’Argento, dice Tonino Garrambone, presidente della Pro Loco di Cirigliano, che fin dalle sue origini, è stato assegnato ad un personaggio della Basilicata, oppure oriundo, distintosi a livello nazionale e/o internazionale nel campo dell’Arte, della Cultura o in ambito professionale ed economico, che contribuisce a richiamare i turisti in ferie sulle spiagge joniche, regalndo loro una serata tutta all’insegna dell’arte e della frescura profumata e intensa della montagna”.
Quest’anno l’importante riconoscimento è andato a Gaetano Martino, in quanto “grande cultore della cinematografia internazionale, riversando questa sua passione per ideare in Basilicata il più grande archivio Cinematografico europeo ineguagliabile nel suo genere”. L’altro premiato è stato Antonio Andrisani, per il suo impegno “di sceneggiatore, regista e attore di Matera, essendosi distinto per i suoi meriti artistici, con un curriculum di tutto rispetto, un Lucano con un cuore ricco di passione per la cultura e le arti visive”. Nel corso della serata sono stati presentati anche due brevi filmati in ricordo di Mango, premiato nel 1993 e degli Atlantide, lo storico gruppo rock degli anni ‘70 composto da 4 fratelli ciriglianesi con Leo alla tastiera e Mimì, voce e chitarra solista, prematuramente scomparsi.
Ospite della serata Dino Paradiso, bernaldese di origine, reduce dal programma di Mediaset “Colorado”, le cui gag hanno puntato i riflettori sugli usi e sulle tradizioni delle famiglie lucane in chiave satirico-ironica, facendo andare in over dose di risate il pubblico che annuiva, mostrando di riconoscersi come vittime, o come castigatori dei personaggi portati in scena dall’artista lucano, in un crescendo di approvazioni e di applausi calorosi.
Il concerto di Luca Rossi e la sua Tammorra ha fatto vibrare i cuori con le arie popolari napoletane, che riprendono scene e consuetudini del popolo napoletano attraverso personaggi simbolo della città partenopea: dalla zia che si impiccia di tutti i ca…si degli altri, alle varie macchiette napoletane, che animano vicoli e rioni popolari con ironia semplice e pungente, in un vortice di suoni che accompagnano le evoluzioni ipnotiche delle ballerine di taranta pugliese, fino all’ultimo suono di tamorra.
A chiudere la serata un altro artista. Danilo Vignola, ritenuto il più grande suonatore di ukulele elettrica al mondo, con Gio Didonna alle percussioni. L’ukulele è il celebre chitarrino hawaiano a quattro corde con cui l’artista lucano affronta svariati generi musicali, dal flamenco alla tarantella, passando per il Jazz e l’Heavy Metal. Concepito in Basilicata, co-prodotto con il percussionista–batterista Giovanni Didonna, riconosciuto come fra i più interessanti ed attivi sperimentatori del ritmo. Vignola ha collaborato con Martin Cockerham, fra i più influenti esponenti del folk inglese degli anni ’60, che per primo ha introdotto l’ukulele nel Pop.
I video dei premiati sono stati curati da Tonino Calvino. La serata è stata condotta da Eva Bonitatibus e Rocco Brancati. A ringraziare gli ospiti e le autorità intervenute alla serata ha provveduto il sindaco, Franco Galluzzi.
Pino Gallo