Comunicato stampa dei portavoce pentastellati Lucani
La maxi inchiesta sulla sanità in Basilicata e l'arresto del governatore Marcello Pittella mettono in evidenza che le attività di denuncia e le battaglie portate avanti dal M5S in questi anni erano giuste, necessarie e basate su intrecci conclamati ed evidenti.A parte gli aspetti giudiziari e processuali, che faranno il loro corso, sul piano politico ci sono delle responsabilità enormi e inquietanti che investono Pittella ma anche un'articolata e squallida ragnatela di commistioni, malcostume, affari e clientele ramificate nel settore della sanità dove ogni anno vengono spesi miliardi di euro pubblici.Leggere nell'ordinanza del Gip di Matera che "il 'deus ex machina' della 'distorsione istituzionale' che si è verificata nella sanità lucana è il presidente della Regione Marcello Pittella" e che è stato individuato "un sistema di corruzione e asservimento della funzione pubblica a interessi di parte di singoli malversatori" fa capire come il livello di degenerazione della vita politica e amministrativa della Basilicata ha raggiunto una situazione gravissima e intollerabile. Ma non è finita, nell'ordinanza del giudice c'è anche un altro passaggio molto chiaro e emblematico: "la politica è utilizzata
non al servizio della realizzazione del bene collettivo ma a soddisfacimento dei bisogni di sciacallaggio di potere e condizionamento sociale". E' la politica infatti "che condiziona pesantemente" la gestione delle Asl lucane "ed in particolar modo le procedure selettive per assumere personale nella sanità". E questo "non solo al fine di ampliare il consenso elettorale ma anche allo scopo di 'scambiare' favori ai politici di pari schieramento che governano Regioni limitrofe, come è il caso della Puglia e della Campania".
Davanti a questo raccapricciante quadro, il M5S è l'unica speranza che hanno i cittadini per riappropriarsi delle istituzioni pubbliche e per dare una prospettiva di vero cambiamento alla Basilicata. Alcuni giorni fa è scoppiata l'inchiesta collegata al dissesto al Comune di Potenza, ad appalti, trasporti e raccomandazioni,
con il coinvolgimento dell'attuale e dell'ex presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero e Franco Mollica, oggi quest'altro scandalo gravissimo sulla sanità. Quante altre vicende simili sono annidate nei meandri della pubblica amministrazione lucana?
Tra qualche mese ci saranno le elezioni regionali, sarà quello il momento in cui i lucani, così come hanno già fatto il 4 marzo, dovranno fare una scelta forte e radicale di totale discontinuità con il passato, per aprire una nuova fase e mettere al centro il bene comune e la moralizzazione politica, economica, etica e sociale di tutta la Basilicata. Sarà necessaria un'azione profonda, senza scorciatoie o trasformismi che potrebbero essere tentati da altre forze politiche di sinistra,centro e destra che, se pur fino a ieri hanno sostenuto Pittella, il Pd e le logiche del sistema a loro collegati, oggi si vorrebbero presentare come salvatori della patria senza macchie e senza peccati.
Il M5S sta dimostrando, già con il governo nazionale, che la possibilità di cambiare è possibile e che i cittadini sono pronti e vogliono che accada. La stessa cosa dovrà avvenire in autunno in occasione delle elezioni regionali lucane. Per queste ragioni, condividiamo e sosteniamo in pieno la richiesta di dimissioni immediate del governatore Marcello Pittella che è stata presentata oggi dai consiglieri regionali del M5S Basilicata Gianni Leggieri e Gianni Perrino.
FIRMATO:
- Parlamentari: Piernicola Pedicini, Mirella Liuzzi, Vito Petrocelli, Saverio De Bonis, Luciano Cillis, Agnese Gallicchio,
Arnaldo Lomuti, Gianluca Rospi.
- Sindaci: Viviana Verri (Pisticci), Giuseppe Sarcuno (Ripacandida).
- Consiglieri comunali: Gianpiero Andrulli, Lauria Antonietta Giuseppina, Alessandro Miolla, Francesco, Pio Quinto,
Maurizio Baratella, Lucia Elisabetta Caivano, Antonia Concetta Storino, Vincenzina Camardo, Ciro D'Amico, Antonio Vito
Gatto (Pisticci); Savino Giannizzari (Potenza); Antonio Materdomini (Matera); Angela Bisogno (Melfi); Alfonso Mauro
Muscio, Maria Donata Mancone (Lavello); Arturo Covella, Marianna Iovanni, Vito Leggieri, Nicola Zifarone, Fabiana Papa
(Venosa); Giuseppe Arleo, Giovanna Di Sanzo (Senise); Canio Mancuso, Rosanna Bafundi, Giovanni Romaniello, Antonio
Santarsiero (Filiano); Giuseppe Ditaranto (Montescaglioso); Domenico Teto (Genzano); Anna Albanese, Antonio Carbone
(Grassano); Claudio Langone (Marsico Nuovo); Antonio Di Gioia, Orazio Signorella, Francesco Ventura (Miglionico);
Giovanni Ronco (Montalbano); Antonello Musillo (Scanzano); Donato Rondinella, Lucia Fanny Sinisi, Simone Santomauro,
Donato Gentile, Maria Antonietta Disabato, Vito Leopaldi, Donato Chiarito (Ripacandida).