Papaleo (Alad Fand): lettera a Pittella

Nei giorni scorsi in tanti abbiamo letto, sebbene con diverse valutazioni, il passo di lato fatto dal Presidente sospeso dall'incarico Marcello Pittella, con ciò rassegnando le dimissioni dall'incarico di Governatore, al fine di poter tornare “Uomo libero“.Per quanto mi riguarda, pur non volendo entrare nel merito della vicenda giudiziaria, di per sé alquanto incomprensibile, mi piace svolgere di seguito una riflessione sul concetto di libertà:
“La libertà è uno dei valori più importanti per l'uomo, un valore che va difeso quando viene messo in discussione. La libertà è dunque uno tra i valori più importanti per ogni essere vivente, perciò chiunque ha il diritto di vivere la propria vita come meglio crede, di fare scelte ritenute più opportune e di allontanare da sé tutto ciò che è motivo di dolore, di stress e di disagio interiore. Ledere un simile diritto, opprimerlo e ridurlo ad una condizione di sottomissione, è questo un atteggiamento da punire e condannare sotto ogni punto di vista ... ogni uomo ha quindi il sacrosanto diritto di difendere la sua libertà, anche da detrattori o falsi alleati, da ingiurie e diffamazioni per affermare con consapevolezza e tenacia...sono e resto un uomo libero“.
Marcello Pittella, pertanto, oggi può essere giudicato dal punto di vista politico per il ruolo svolto e se ha adeguatamente corrisposto alle aspettative di quanti lo avevano voluto a rappresentare il popolo dei lucani.
Per quanto possa riguardare lo specifico delle problematiche che mi hanno e continuano ad impegnarmi nel variegato scenario del Volontariato e di quello riferito alla Salute in particolare, sicuramente si sono ottenuti buoni traguardi; infatti, nella gestione della patologia diabetica siamo fra le regioni meglio attenzionate; ma, rispetto a tante positività pure presenti e che già in tanti hanno voluto evidenziare, mi piace richiamare il recente punteggio assegnato alla Basilicata sui Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), pari a punti 189, dovuti al monitoraggio della capacità delle Regioni italiane nel garantire le prestazioni sanitarie; un risultato che ha portato la Basilicata al primo posto rispetto a tutto il Mezzogiorno; anche per questo un grazie a Pittella ed al Dipartimento Salute della Regione.
Ovviamente, le opere non vanno lasciate incompiute; perciò, l'esortazione, che mi sento di fare, non può che essere di continuare l'intrapresa, con la determinazione che gli è propria, affrontando, possibilmente tutti insieme, nella logica di sentirci “Liberi e Forti“ , secondo l'antico e sempre valido motto che mi è appartenuto nei tempi andati e che fu alla base del richiamo dell'indimenticabile don Sturzo, attraverso il quale riprendere la strada del riscatto di questa nostra amata terra di Basilicata”.
FONTE - BASILICATANET

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