Il CNR di Potenza ospiterà quattro nuove infrastrutture di ricerca

FOTO HOME CNR PZ“Il MIUR ha approvato la graduatoria finale relativa al finanziamento di Infrastrutture di Ricerca nell’ambito del Programma PON R&I 2014-2020 (DD n.461 del 14-03-2019). L’Area di Ricerca del CNR di Potenza ospiterà 4 nuove Infrastrutture di Ricerca nei settori Ambiente e Patrimonio Culturale che rappresentato nuove opportunità di sviluppo per il territorio lucano”.Lo annuncia in una nota la responsabile della terza Missione e Comunicazione dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (Imaa) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Tito. “L’intervento consentirà di realizzare ed installare presso la sede di Tito facilities strumentali di rilevanza strategica per promuovere l’eccellenza nella ricerca scientifica e favorire l’attrazione e la formazione di giovani talenti. Il piano di potenziamento infrastrutturale inoltre costituirà un volano per lo sviluppo di azioni di trasferimento tecnologico a sostegno della competitività del sistema produttivo. Va sottolineato che è stato già siglato un accordo di collaborazione con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale, che oltre a mettere a disposizione le aree per l’installazione della strumentazione, favorirà rapporti di collaborazione tra gruppi di ricerca ed imprese. Questo risultato premia in modo particolare l’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (Imaa) e l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (Ibam). Il progetto PER-ACTRIS-IT (Potenziamento della componente italiana della Infrastruttura di Ricerca Aerosol, Clouds and Trace GasesResearchInfrastructure) è stato collocato con la valutazione di 97/100 e consentirà di studiare le caratteristiche microfisiche degli aerosols e dei principali gas in traccia per lo studio dei cambiamenti climatici”. Sono ricordati nel comunicato anche “il finanziamento di un nodo dell’InfrastrutturaPRO-ICOS_MED (Potenziamento della Rete di Osservazione ICOS-Italia nel Mediterraneo), per il monitoraggio ambientale del ciclo del carbonio e dei gas serra; un nodo dell’infrastruttura GRINT (Geoscienze-GeoscienceResearchINfracstructure of ITaly), coordinata dall’INGV, che consentirà di studiare strutture sismogenetiche dell’Appennino meridionale; l'approvazione dei progetti SHINE e DARIAH, con nodi rispettivamente a Tito e Matera, che consentiranno la realizzazione in Basilicata di un'innovativa infrastruttura tecnologica per lo sviluppo di attività di ricerca nel campo della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale”.
Fonte Basilicatanet

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