Cerciello Rega: ragazzo del Sud, cuore pulsante del Paese
Sento l’obbligo umano, morale e istituzionale di onorare la memoria di Mario Cerciello Rega, il carabiniere di Somma Vesuviana brutalmente ucciso a Roma. Un giovane del Sud che aveva scelto di servire lo Stato indossando la divisa dell’Arma e che considero un materano, visto che il 25 giugno scorso abbiamo attribuito all’Istituzione di cui faceva parte la cittadinanza onoraria di Matera.
Come ha rilevato lucidamente Antonio Polito, sul Corriere della Sera di domenica 28 luglio, Mario Cerciello Rega è purtroppo l’ennesimo ragazzo meridionale caduto in servizio. Sono tantissimi i giovani del Sud che decidono di rischiare la vita per servire la Comunità. Non lo fanno perché spinti dal bisogno di lavoro ma perché sentono addosso valori fortissimi che si cuciono addosso vestendo la divisa delle Forze Armate. Non si decide di rischiare la vita solo per uno stipendio. Il sentimento della Patria, dell’amore per l’Italia, per la sua gente, per la sua storia, continuano ad essere radicati nella nostra Comunità. Cerciello Rega era un uomo impegnato nel sociale, si adoperava per gli ultimi, era un punto di riferimento per tanti.
Era un uomo del Sud che aveva dovuto crescere in fretta e che aveva scelto di stare con lo Stato, combattendo la criminalità perché credeva nel suo Paese. Ecco perché rappresenta un simbolo di un Mezzogiorno che rappresenta il vero cuore pulsante dell’Italia, quello che continua a battere incurante degli egoismi personali e territoriali e che combatte per i valori in cui crede, consapevole di far parte di una Comunità nazionale, unita più di quanto spesso la politica faccia apparire. Un Sud che meriterebbe, come ha ricordato Polito, “più rispetto di quanto la Repubblica talvolta gli riservi”.
Raffaello De Ruggieri Sindaco di Matera