Donati 250 mila euro dalla Fondazione Carical alla Regione Basilicata
Potenza. La Fondazione Carical, Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, con sede a Cosenza, ma operante nelle regioni Calabria e Basilicata, a fronte dell’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia Covid-19, ha sentito l’obbligo morale di intervenire a sostegno del proprio territorio di competenza, mettendo a disposizione della Regione Basilicata e della Regione Calabria la somma complessiva di € 500.000,00, divisa in parti uguali fra i due enti. Ovvero 250 mila euro a testa.
“Una somma immediatamente disponibile per l’acquisto di macchine e strumenti medicali utili - sottolinea visibilmente commosso il Presidente della Fondazione, avv. Luigi Morrone – “che il direttore ed i consiglieri tutti della Fondazione hanno voluto mettere a disposizione della sanità calabro-lucana, allo scopo di poter rendere ancora più efficaci sia l’opera di quanti, in questi giorni difficili, sono impegnati in prima linea, sia le cure di cui necessitano i tanti pazienti che hanno contratto l’infezione da covid 19.”.
Una somma consistente che la Fondazione, sensibile alla situazione straordinaria che si trovano ad affrontare le nostre popolazioni, per la prima volta nella sua pluridecennale attività, ha voluto mettere a disposizione delle comunità delle due regioni.
La Fondazione Carical è la continuazione storica della banca Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania e trae la sua origine dalle Casse di Prestanze Agrarie, istituite con decreto del 14 aprile 1853 da Re Ferdinando II.
La Fondazione è persona giuridica privata senza fine di lucro ed opera nello spirito delle finalità originarie e secondo il principio della sussidiarietà e di utilità sociale.
Attualmente la Basilicata è rappresentata in Fondazione Carical dalla Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione, dottoressa Domenica Cristina Tripaldi e dal Prof. Michele Goffredo, consigliere.
Le attività istituzionali mirano favorire la formazione di capitale umano di eccellenza; a valorizzare la posizione delle Regioni Basilicata e Calabria come porte naturali dell’intera Europa verso i paesi della sponda sud del Mediterraneo, promuovendo occasioni di confronto e di dialogo interculturale. Ma anche a sostenere iniziative, proprie e di terzi, che privilegiano la famiglia, i servizi alla persona, il welfare comunitario.
Pino Gallo