“… credo che i meridionali, in molti casi, siano inferiori.” (Feltri Vittorio, aprile 2020) Lettera all'ordine dei giornalisti della Lombardia
Inviata una lettera aperta all’ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti,da parte del Professore Pino Gallo per chiedere l’avvio di un provvedimento disciplinare nei confronti di Vittorio Feltri, direttore del quotidiano Libero. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: “... credo che i meridionali, in molti casi, siano inferiori.” Richiesta avvio procedimento disciplinare nei confronti di Vittorio Feltri, direttore del quotidiano Libero.
Presidente Alessandro Galimberti,
il sottoscritto Gallo Giuseppe, residente a Metaponto (Matera) in viale Orazio Flacco, 27, in ordine alla frase
“... credo che i meridionali, in molti casi, siano inferiori.”,
pronunciata da Vittorio Feltri in una recente trasmissione televisiva condotta da Mario Giordano, si sente profondamente offeso nella sua dignità personale e nella sua attività professionale. Indignazione che anche tanti cittadini di ogni latitudine geografica e culturale gli hanno chiesto di rappresentarle attraverso questa nota.
Pensiamo che Feltri abbia violato l’articolo 3 della Costituzione, che è il cuore pulsante di tutta la nostra Carta Costituzionale, che recita:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Per questa ragione le chiediamo di voler sottoporre all’esame del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Lombardia la citata affermazione del Feltri, allo scopo di accertare se siano ravvisabili elementi giuridici per avviare un procedimento disciplinare nei confronti del medesimo.
In particolare, l’estensore di questa nota, anche a nome di altri Cittadini di ogni latitudine e condizione sociale e personale, chiede al Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Lombardia di verificare se Feltri abbia anche violato, le seguenti norme deontologiche che regolamentano l’esercizio della professione giornalistica:
• “Nell´esercitare il diritto dovere di cronaca, il giornalista è tenuto a rispettare il diritto della persona alla non discriminazione per razza, religione, opinioni politiche, sesso, condizioni personali, fisiche o mentali”. (Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell´esercizio dell´attività giornalistica, 1998)
• “Il rapporto di fiducia tra gli organi d’informazione e i cittadini è la base del lavoro di ogni giornalista”. (Carta dei doveri del giornalista, 1993)
• “Il giornalista difende il diritto all’informazione e la libertà di opinione di ogni persona; per questo ricerca, raccoglie, elabora e diffonde con la maggiore accuratezza possibile ogni dato o notizia di pubblico interesse secondo la verità sostanziale dei fatti; rispetta i diritti fondamentali delle persone e osserva le norme di legge poste a loro salvaguardia”. (Testo unico dei doveri del giornalista, 27 gennaio 2016, art. 2 Fondamenti deontologici).
• “Il riconoscimento che valore supremo dell’esperienza statuale e comunitaria è la persona umana con i suoi inviolabili diritti che devono essere non solo garantiti, ma anche sviluppati, aiutando ogni essere umano a superare quelle condizioni negative che impediscono di fatto il pieno esplicarsi della propria personalità”. (Carta di Treviso, 2006).
Tanto viene chiesto a tutela della onorabilità di tutti i Cittadini, nonché a salvaguardia del decoro della stessa attività giornalistica.
In attesa di conoscere quali determinazioni vorrà assumere codesta Presidenza ed eventualmente il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Lombardia da lei presieduto, le porgiamo i più distinti saluti.
“... credo che i meridionali, in molti casi, siano inferiori.”
(Feltri Vittorio, aprile 2020)
Considerazioni sulla meridionalità d’Italia
LE CITTA’
1. Metaponto, Città della Magna Grecia (Matera), abitanti 40.000, fondata nel VII sec. a. C.. Forma di Governo: Democrazia diretta: tutti i Metapontini, riuniti nell’Eklesiasterion (sede delle attività teatrali della Pro Loco Metaponto), assumevano tutte le decisioni importanti sulla organizzazione politica della città.
2. Matera, Capitale Europea della Cultura. Patrimonio Mondiale Unesco. Una delle Città più antiche del mondo, i cui primi insediamenti risalgono al neolotico. Il 21 settembre 1943 è la prima città d’Italia a insorgere in armi ed a liberarsi dei soldati tedeschi. Per questa ragione è stata insignita della Medaglia d’oro al valor civile, premiando così un gesto eroico che ha consentito al popolo materano di riguadagnare la dignità seppur pagandola a caro prezzo con la famosa, e purtroppo sanguinosa, strage di Matera.
3. Castel Lagopesale, Basilicata, una delle sedi dell’Imperatore Federico II di Svevia, fondatore della Scuola poetica siciliana e dell’Università di Napoli, emanò le Costituzioni melfitane (a Melfi, Basilicata).
SOLO ALCUNI PERSONAGGI LUCANI e MERIDIONALI
4. Rocco Petrone, lucano d’origine, direttore delle operazioni di lancio allo John F. Kennedy Space Center della NASA e dal 1969 direttore del Programma Apollo con un apporto fondamentale in una delle più grandi imprese della storia umana. «Nessuno potrà mai dire abbastanza bene di Rocco Petrone. Non saremmo mai arrivati sulla Luna in tempo o, forse, non ci saremmo mai arrivati senza Rocco». Con queste poche parole Isom “Ike” Rigell, ingegnere capo del Kennedy Space Center e addetto alle operazioni di lancio, restituisce tutto il peso di una figura rimasta a lungo in ombra, ma che ha avuto un ruolo centrale nel lungo e difficile percorso che ha portato, il 20 luglio del 1969, alla discesa dell’uomo sulla Luna: Rocco Petrone (1926-2006), un uomo timido e ombroso, inflessibile, infaticabile, che si è guadagnato il soprannome di “tigre di Cape Canaveral”
5. Bill de Balsio, Sindaco di New York, originario della Basilicata.
6. Andrew Cuomo, Governatore di New York, italo-meridionale.
7. Nancy Pelosi, Speaker del Congresso USA, italo-meridionale.
8. Emanuele Gianturco, fra il 1893 ed il 1907, fu Sottosegretario di Stato, più volte Ministro e 3 volte vice
Presidente della Camera.
9. Francesco Nitti, Lucano, Presidente del Consiglio nel Regno d’Italia, Ministro dell’Interno, del Tesoro, dell’Agricoltura, Industria e Commercio, Deputato del Regno d’Italia, dell’Assemblea Costituente, Senatore della Repubblica Italiana.
10. Giustino Fortunato, lucano, Senatore del Regno d’Italia, meridionalista, fu tra i firmatari del Manifesto degli Intellettuali antifascisti italiani, pubblicato il 1°maggio 1925.
11. Quinto Orazio Flacco (65 – 8 a.C.) poeta latino nato a Venosa (provincia di Potenza).
12. Emilio Colombo, eletto all’Assemblea Costituente, PresidentE del Consiglio dei Ministri. Nel corso della sua lunga carriera lo statista è stato Ministro titolare di 19 Ministeri.
13. I giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Pino Gallo
Fonte foto- arenanapoli.it