CGIL CISL E UIL: 1° Maggio a Rosarno e in Basilicata
Quest’anno il primo maggio, la Festa del lavoro per ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori, verrà festeggiata da Cgil, Cisl e Uil nella Piana di Gioia Tauro, a Rosarno.
Il centro calabrese, infatti, a gennaio è stato teatro di violenti scontri tra la popolazione ed i braccianti immigrati, insorti dopo ripetuti atti di violenza e per le impossibili condizioni di vita. “Lavoro, Legalità, Solidarietà” – spiegano i sindacati in un comunicato unitario - sono le parole d'ordine delle iniziative che si terranno il primo maggio 2010 e che sintetizzano i temi per i quali il sindacato confederale italiano sta lottando e si sta confrontando con il Governo e con la società civile.Accanto ai temi del lavoro, infatti, si mostrano con sempre maggiore prepotenza quelli legati alla necessità di attuare una vera e propria integrazione e non una politica di “sopportazione degli immigrati”. Non possiamo continuare ad assistere alla considerazione del “problema dell'immigrazione”, è arrivato il momento di riflettere – continuano Cgil, Cisl e Uil - sul fenomeno migratorio e trovare delle soluzioni adeguate che rivelino il suo carattere di risorsa dalla quale, in molti casi, il sistema economico e sociale non può più prescindere.C'è necessità di attivare politiche che non ci facciano più assistere ad altri casi Rosarno, dove i lavoratori immigrati sono stati ridotti in condizioni di schiavitù per soggiacere alle finalità di lucro di persone senza scrupoli.Mentre delle delegazioni di CGIL, CISL e UIL partiranno dalla Basilicata alla volta di Rosarno, a Venosa e Rionero, Matera, Montescaglioso e Irsina si svolgeranno iniziative di aggregazione e di riflessione, anche in collaborazione con Associazionied Enti Locali, per tenere alta l'attenzione sui temi del lavoro, in un momento particolarmente delicato per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.Le confederazioni lucane di CGIL, CISL e UIL parteciperanno, “con una folta delegazione composta da tre pullman, alla manifestazione nazionale di Rosarno perché il Mezzogiorno ha bisogno di essere partecipato dagli stessi meridionali, per sottolineare con forza la necessità di essere uniti e compatti su temi di valenza generale che appartengono a tutti i lavoratori del sud e dell'intero paese.In Basilicata conosciamo bene il valore e l'apporto degli immigrati al sistema produttivo, così come conosciamo bene le distorsioni del sistema che hanno portato più volte a situazioni di sfruttamento, si pensi alle vicende che ogni anno si ripresentano in occasione della campagna di raccolta del pomodoro nel Vulture Melfese o nelle campagne di raccolta della frutta nel Metapontino”.CGIL, CISL e UIL sostengono “la necessità di attivare politiche reali dell'accoglienza e dell'integrazione, a partire dal miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli immigrati.Un esempio lampante è la situazione del campo di accoglienza di Palazzo San Gervasio che dovrebbe essere gestito per le sue reali potenzialità e non dovrebbe essere aperto a contenere anche 4 – 5 volte il numero di persone per il quale è stato progettato.Per il sindacato queste sono battaglie di civiltà e di progresso che non ci possiamo esimere dal combattere se vogliamo partecipare attivamente alla costruzione di un domani migliore che sia figlio dell'integrazione, della legalità, della solidarietà”.
Fonte Basilicatanet.it