Domenico Ridola . Un conservatore rivoluzionario
“ Donando il mio Museo alla Stato io non ho fatto altro che il mio dovere verso la scienza, verso il mio paese,e, lasciatemelo dire, verso me stesso. Al dovere compìto non vanno date né lodi, né ringraziamenti”.
Ricorre quest’anno il centenario del Museo Archeologico Nazionale “ Domenico Ridola”, già Regio Museo, istituito con la legge n. 100 del 9 febbraio 1911 , approvando la convenzione, stipulata il 21 Giugno del 1910, con cui veniva fatta cessione gratuita allo Stato della raccolta archeologica di proprietà dell’on. Ridola.
La Mostra, allestita per l’occasione nelle sale del Museo, intende valorizzare nelle diverse sezioni la poliedrica personalità del fondatore che fu acuto archeologo, medico illustre, politico e amministratore autorevole e partecipe, bibliofilo, collezionista di varie tipologie di oggetti ( minerali, fossili, oggetti etnografici).
Conservatore, colto, illuminato, in sessanta anni di ricerche archeologiche portate avanti “ senza idee preconcette” con passione , rigore scientifico e umiltà, ha rivoluzionato le conoscenze sulle vicende storiche più antiche della città di Matera e del suo territorio.
Il Museo Ridola rappresenta nella storia dell’Italia unitaria un esempio di grande lungimiranza intellettuale, di straordinaria dedizione alla propria città e di sistematica valorizzazione delle risorse del territorio. D.Ridola volle fortemente che fosse un Museo pubblico, il Museo della Città, luogo della memoria e delle testimonianze dell' antico passato di Matera e importante strumento di crescita culturale per le future generazioni.
La rassegna, oltre ad offrire un doveroso omaggio alla figura di Domenico Ridola, intende sottolineare, a distanza di cento anni, il valore e l'attualità delle sue ricerche archeologiche, riprese negli ultimi decenni con scavi e progetti di studio sui materiali in collaborazione con enti di ricerca nazionali ed internazionali .
Direttore Museo Ridola
Annamaria Patrone