L’Orchestra da Camera di Matera conquista il pubblico con l’esecuzione dei brani di Vivaldi e Mozart

 La poesia e l’impeto di Antonio Vivaldi e lo stile galante e raffinato di Mozart. Due grandi maestri del Settecento, interpreti di due espressioni musicali differenti, il barocco e il classicismo, a cui è stato dedicato il Concerto dal titolo “Il Settecento in musica” proposto sabato sera nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi, organizzato in collaborazione con l’Università della cultura permanente di Basilicata,, il Mibac e la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata. Ad eseguire i brani che hanno spaziato dal Concerto in sol minore per archi e clavicembalo, alla Sonata e Giga per trombone, violini e continuo di Daniel Speer, alla Sonata per archi e tromba di Von Biber fino ai due brani di Mozart, Una piccola serenata notturna e il Quintetto per pianoforte, oboe, fagotto, clarinetto e corno (brano eseguito con la partecipazione di Giovanni Pompeo al corno e Simone Tirotta al fagotto), l’Ensemble dell’Orchestra da Camera di Matera composta da Daniela Di Fonzo violino,Rosa Lorusso violino, Stefano Lagatta viola, Valentina Fabrizio violoncello, Andrea Salvato flauto, Donato Vito Grieco oboe, Gianvito Loseto clarinetto, Tommaso Casalnuovo tromba, Domenico Lauria trombone, Ilenia La Rocca pianoforte e Loredana Scalcione clavicembalo, allievi del corso di formazione professionale “Il musicista e l’orchestra da camera” realizzato in Ati da Delta srl, Lams Matera e Abaco ed in partenariato con l’Orchestra Filarmonica della Scala e l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Paisiello” di Taranto. Un Concerto che ha inaugurato la stagione concertistica della formazione orchestrale e che ha riscosso grande successo tra i numerosi spettatori che hanno riempito la sala, provenienti anche dai Comuni della provincia, Montescaglioso, Pomarico, ValSinni, Colobrado, Miglionico e Tursi, e molti dei quali docenti e soci dell’Università della cultura permanente di Basilicata. “Questo concerto- ha detto Mario Cifarelli presidente dell’Università lucana- si inserisce in un percorso didattico dedicato quest’anno al Settecento in Europa. Un periodo che abbiamo affrontato dal punto di vista storico, artistico e letterario e che abbiamo voluto completare con la musica grazie a questo momento ideato insieme con Giovanni Pompeo consulente musicale del nostro centro culturale”. Per rafforzare il legame tra la musica, l’arte e la storia, fondamentale è stata la scelta del luogo in cui proporre il Concerto, la sala Levi di Palazzo Lanfranchi, un centro di eccellenza nella rete museale non solo locale ma anche nazionale che ancora una volta si apre alla città e soprattutto ai giovani. “Non è la prima volta- ha sottolineato Michele Saponaro responsabile dell’Ufficio cultura della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata- che in questa sede organizziamo concerti di musica colta e raffinata. Per questo abbiamo condiviso appieno l’iniziativa che segna l’ inizio di un percorso di collaborazione”. L’Orchestra da Camera di Matera infatti si esibirà nei prossimi mesi in tutti i comuni della Regione per proporsi come nuovo nucleo musicale lucano. “Un obiettivo- ha spiegato Giovanni Pompeo direttore artistico del Lams- che rientra nelle finalità del Corso di formazione regionale e che mira a fornire agli allievi gli strumenti per creare un’ Orchestra autogestita e professionale. I ragazzi da ottobre hanno avuto come docenti, critici musicali, i tre Primi Abbiati,i pianisti Emanuele Arciuli, Andrea Lucchesini e il violinista Francesco D’Orazio e docenti del Conservatorio E. Duni di Matera. Inoltre hanno avuto come docenti le prime parti dell’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano dove sono stati in stage dal 3 all’8 febbraio mentre a maggio avranno la possibilità di incontrare il compositore Ivan Fedele direttore artistico della Biennale di Venezia”.

L’addetto stampa

Carmela Cosentino

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