"Un defibrillatore in ogni Comune",
Il progetto “Un defibrillatore in ogni Comune“ trae origine dal programma del Ministero della Sanità denominato “Defi.Ter.“. Le risorse messe a disposizione della Regione Basilicata erano, però, sufficienti ad acquistare soltanto 37 defibrillatori e a formare 600 volontari.
In tal modo non si sarebbe potuto coprire tutto il territorio regionale. Da qui la decisione della Regione di stanziare ulteriori fondi e di assicurare a tutti i Comuni lucani che lo avessero voluto la disponibilità di almeno un defibrillatore sul proprio territorio e di formare almeno 1.300/1.500 volontari per l’impiego delle attrezzature. Attualmente ai 37 defibrillatori se ne sono aggiunti altri 33, acquistati al costo di 33 mila euro, mentre è stato programmato l’acquisto di ulteriori 50 defibrillatori al costo di 50 mila euro più i costi necessari per la formazione.
Scopo del progetto è quello di realizzare una rete capillare di defibrillatori distribuiti sul territorio e di persone formate e certificate per l’esecuzione delle prime manovre rianimatorie e per l’utilizzo delle apparecchiature.
Il progetto è promosso dal Dipartimento regionale alla Salute Regione Basilicata, e si fonda sulla collaborazione con i Comuni aderenti, che hanno indicato le migliori soluzioni di collocazione delle apparecchiature e i volontari destinati ad essere formati per custodirle ed impiegarle. L’attività di formazione dei volontari sarà curata dal Dipartimento Interaziendale per l’ Emergenza Sanitaria.
Per l'attività di formazione, i Comuni aderenti sono stati suddivisi in tre gruppi di priorità il primo dei quali ne comprende, ad oggi, 38, il secondo 47 ed il terzo 25. La priorità è data dall’esistenza o meno di apparecchiature già presenti, a diverso titolo, sul territorio (postazioni 118, Protezione Civile ecc. ).
Alla fine della formazione saranno consegnati i dispositivi.
Il progetto realizzerà una rete capillare di presidi dedicati all’emergenza sanitaria cardiovascolare. Pur essendo imperniato sul volontariato, il progetto garantirà la presenza di volontari formati, certificati, aggiornati e funzionalmente collegati alla Centrale operativa 118. Si tratta di un modello sperimentato per la Protezione civile che ha dato buoni risultai di efficienza ed affidabilità. La struttura organizzativa coinvolge direttamente i Comuni e le Conferenze dei Sindaci delle Aree programma, cioè dei futuri Distretti di Comunità.
Fonte - basilicatanet.it