Il Presidente della Camera, Roberto Fico, in consiglio comunale. L’intervento del Sindaco Raffaello de Ruggieri

“I Comuni rappresentano la prima scogliera su cui si infrangono i flutti delle problematiche sociali. Se i Comuni danno risposte alle istanze delle comunità che rappresentano la funzione democratica ne beneficia”.

E’ il messaggio lanciato dal Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, nel corso della seduta del consiglio comunale aperto, riunito per discutere sul tema: “Consigli Comunali e Cultura: l’esperienza di Matera” e a cui ha partecipato il Presidente della Camera, Roberto Fico.

Si tratta del primo appuntamento dell’iniziativa “Assemblee al centro” voluta dalla Presidenza della Camera e dal Coordinamento dei consigli comunali dell’Anci e si è svolto questa mattina nel cineteatro “Gerardo Guerrieri” di Matera.

“I Comuni – ha aggiunto de Ruggieri - sono aziende che devono produrre profitto sociale. Devono innanzitutto garantire i diritti di cittadinanza ma nel Mezzogiorno questo profitto sociale deve trasformarsi in lavoro. Perché se non riusciamo ad attivare queste iniziative forti, noi avremo tra non molto un’area geografica del Paese trasformata in un gerontocomio. E lo dico da una città che al contrario vive l’effervescenza, la fierezza e la positività di un momento storico brillante che lentamente è riuscito a costruire.

Voglio ricordare – ha detto ancora il Sindaco di Matera - una frase pungente che si recitava qualche tempo fa: siate realisti, chiedete l’impossibile, perché credo che questo sia stato uno dei binari su cui si è incamminata la città, coniugando quella frase con un’altra: la Cultura rende inevitabile ciò che è altamente improbabile. Su questi due assiomi si è costruito questo scandalo italiano che si chiama Matera e lo si è costruito in consiglio comunale dopo che la comunità aveva registrato queste intenzioni valoriali. Lo scandalo maggiore politicamente che questa città ha prodotto. Noi viviamo in un pulviscolo azzannante di polemiche e contenziosi. Sembra che la politica debba trasformarsi quotidianamente in arte marziale. In questa città abbiamo fatto anche un miracolo: quella che era la competizione dura, spietata, rigida, cattiva, si è trasformata in collaborazione. Oggi governiamo in una condizione di sintesi tra una vecchia maggioranza e una vecchia opposizione che in alcuni momenti sono quasi diventati omogenei. Poi come avviene in politica ci sono stati i distinguo ma resta il fatto che questa città ha saputo ritrovare l’unità di fronte ad un obiettivo storico che ha ottenuto con successo”.

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