Bonifica della discarica di La Martella, il Comune di Matera fa chiarezza
In questi ultimi giorni sono apparsi diversi interventi in merito alla vicenda della bonifica della discarica di La Martella, che hanno ingenerato non poco allarmismo e preoccupazione, tanto da determinare la necessità di fare chiarezza sulla vicenda.
E’ necessario farlo per informare sulla realtà dei fatti la comunità, ed in particolare i residenti nel Borgo, allarmati per le distorte notizie fornite da esponenti politici apparsi poco informati sui percorsi amministrativi in atto, nonostante il ruolo da essi ricoperto avrebbe consentito loro verifiche puntuali.
E’ noto a tutti, che i programmati interventi urgenti di bonifica della discarica annessa alla piattaforma di trattamento rifiuti di località “La Martella” del Comune di Matera, nascono dall’esigenza di superare la procedura di infrazione UE (n. 2011/2215) relativa e prevedono, nel loro complesso, la progettazione, definitiva ed esecutiva, nonché l’esecuzione dei lavori di mitigazione dell’impatto ambientale per ciascuno dei settori che la compongono.
Il Ministero dell’Ambiente, la Regione Basilicata ed il Comune di Matera programmavano sin da subito una iniziativa congiunta che ha portò ad un primo finanziamento di 3 milioni di euro da parte del Ministero dell’Ambiente che fu inserito nel CIS Matera 2019 ed affidato ad Invitalia, in qualità di soggetto attuatore. In tale primo finanziamento è ricompresa la progettazione definitiva ed esecutiva di tutti gli interventi, suddivisi in 4 lotti, e per la realizzazione di un primo nucleo di lavori di messa in sicurezza dei noti sovrabbanchi.
Successivamente, la Giunta Regionale della Basilicata, con due diverse delibere, ha finanziato, con ulteriori 7 milioni e 550 mila euro, gli interventi necessari alla bonifica ed ha nominato un Commissario ad Acta per “attuare, nelle forme collaborative o con poteri sostitutivi gli interventi necessari ad assumere tutte le iniziative utili alla positiva e celere soluzione della procedura di infrazione UE oltre che alla conclusione del procedimento autorizzatorio del VIA-AIA”.
A fronte di tali finanziamenti aggiuntivi della Regione, nel mese di dicembre 2019, il Commissario ad Acta ha chiesto di far confluire 7 milioni di euro aggiuntivi nel CIS Matera allo scopo di garantire la unitarietà dell’intervento e realizzare, con un unico appalto, le opportune economie di scala e le necessarie garanzie nei tempi di esecuzione di tutti gli interventi necessari al superamento della procedura di infrazione comunitaria.
Tale richiesta è attualmente all’esame del nuovo Responsabile Unico del CIS, che, nonostante le difficoltà operative connesse all’emergenza COVID-19, si sta adoperando per convocare il Tavolo istituzionale CIS per l’integrazione del finanziamento e per consentire ad Invitalia, non appena il progetto esecutivo sarà completato e consegnato al Commissario ad acta per le sue determinazioni, di procedere, senza altro indugio, alla gara d’appalto per la realizzazione dei lavori.
Grazie al lavoro del Commissario ad acta, al sostegno fornito al suo operato da parte dell’Assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, ed allo spirito di leale a fattiva collaborazione dell’intera struttura comunale, Invitalia ha appaltato la progettazione dell’opera che è stata consegnata ed approvata lo scorso 16 marzo 2020 nella sua forma di “progetto definitivo” e tra pochissime settimane sarà completato anche nella sua forma di “progetto esecutivo”.
Quanto al piano triennale invocato da alcuni autorevoli esponenti politici ed istituzionali, val la pena rammentare che tali opere, affidate all’attuazione di Invitalia, non necessitano di inserimento nella programmazione comunale, ad eccezione di un unico, specifico, e a se stante, intervento per un importo di 450 mila euro, il cui progetto esecutivo è stato approvato lo scorso 13 maggio 2020, dal Commissario ad acta, con i poteri sostitutivi della Giunta Comunale, ed è stato trasmesso al competente Settore Opere Pubbliche, perché provveda ad avviare l’iter per l’inserimento dell’intervento nell’Elenco Annuale 2020 e nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
Le due strutture procedono quindi speditamente, in totale armonia e celerità, come da programmazione condivisa, senza alcuna interferenza e ritardo.