Par condicio - grazie
Gentile Dott.ssa Serino,
La ringrazio per la par condicio concessa alla mia replica e, raccogliendo la Sua sollecitazione, Le rimetto in allegato la relazione presentata in occasione dell'approvazione dell'ultimo bilancio di previsione. Tra le tante e nei limiti della competenza di un ente locale, potrà rilevare l’adozione di misure assolutamente innovative nel panorama regionale, quali la mensa sociale (gestita dal Comune), il microcredito (in dirittura d'arrivo) e lo sportello "For family" (presentato non più tardi di un mese fa) che certamente giovano anche alle donne in difficoltà.
Ritornando alla censurata iniziativa, ribadisco che la finalità (sulla scia della esperienza di altri Comuni quali Cremona, L'Aquila, Agrigento, Padova, Sesto San Giovanni, Iglesias, etc.) è stata nella specie callidamente distorta e condotta sul diverso ed estraneo tema della demonizzazione dell'aborto procurato.
La lente dev'essere rivolta non verso le madri che hanno scelto di abortire - categoria peraltro residuale rispetto alle destinatarie dell’iniziativa e nei cui confronti non v'è alcun intento colpevolista e persecutorio come invece si intende accreditare - ma alla pietas che si invoca per i “bambini non nati” cui deve riconoscersi, attraverso la sepoltura, la dignità umana e non di rifiuto.
La lente dev'essere rivolta non verso le madri che hanno scelto di abortire - categoria peraltro residuale rispetto alle destinatarie dell’iniziativa e nei cui confronti non v'è alcun intento colpevolista e persecutorio come invece si intende accreditare - ma alla pietas che si invoca per i “bambini non nati” cui deve riconoscersi, attraverso la sepoltura, la dignità umana e non di rifiuto.
La benedizione di una specifica area (priva di recinzione e segnalazione) del camposanto, preceduta da un corteo composto e silente, ha il mero scopo di richiamare ulteriormente l’attenzione della comunità sulla iniziativa, sì da raggiungerne meglio la unica ed esclusiva finalità ossia informare le famiglie del diritto (formalmente riconosciuto ma del tutto inapplicato perché ignorato) di seppellire il proprio “bambino non nato” e così sottrarlo alla termodistruzione.
Non può, per altro verso, omettersi di osservare che ritenere che l’evento abbia un qualche legame con la prossima scadenza elettorale è eufemisticamente fuori luogo sia perché il sottoscritto non ha ancora sciolto la riserva sulla propria candidatura sia perché la iniziativa è scaturita dalla casuale lettura, non oltre un mese fa, di un volantino sul primo convegno internazionale dedicato ai “Bambini non nati: l'onore e la pietà” tenutosi a Roma tra il 25 ed il 27 marzo scorso (in allegato).
Il resto è mero esercizio dialettico che mira, in modo artato e pregiudiziale, a gettare discredito su un’iniziativa tesa unicamente alla affermazione della esistenza di un diritto.
“Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti” (Gaetano Salvemini).
Reputo infine ed in via generale che la “veemenza, l'intolleranza e l'aggressività” nel sostenere la proprie tesi siano sempre indice della poca persuasività delle argomentazioni.
Resto comunque a disposizione per ogni ulteriore chiarimento si renda necessario od anche solo opportuno.
Con i migliori saluti