Rimozione pannelli aggiuntivi posteggio disabili – risposta alla interpellanza - replica
In vista della trattazione dell’argomento in Consiglio Comunale e prima che definitivamente i riflettori si spengano sulla questione, ritengo necessario procedere ad una breve replica alle soavi amenità comunicateci dal Sindaco e dall’Assessore alle politiche sociali in risposta alla nostra interpellanza.
La lettura del documento ha innescato un istintivo moto di simpatia, tanto è melliflua ed affannosa la difesa di un atto che è e resta di difficile comprensione.Quello che più inquieta è tuttavia la impressione che i nostri amministratori – adagiandosi sulle riflessioni di un locale operatore turistico - vivano in un’altra dimensione, in un luogo che non esiste, nell’isola di Utopia direbbe Tommaso Moro.In una società nella quale bisogna lottare strenuamente per la difesa dei diritti, soprattutto dei più deboli, i nostri amministratori, in modo improprio ed irriverente, hanno financo l’ardire di invocare i valori cristiani, dimenticando forse che, alla cerimonia di inaugurazione, i famigerati pannelli furono peraltro benedetti dai sacerdoti presenti.Senza scomodare i precetti evangelici, sarebbe bastato che in questa nefasta vicenda si fosse semplicemente praticata la virtù della onestà intellettuale, ammettendo l’errore e ricollocando i pannelli.In modo subdolo, invece, è stata artatamente strumentalizzata la volontà dei disabili (che in altre comunità lottano per avere quei pannelli), mentre in realtà è stato assecondato, con debolezza di spirito, quello che sempre più chiaramente appare un capriccio di un assessore, peraltro estraneo alle politiche sociali. La rimozione dei pannelli non muterà il destino della nostra comunità, ma la giustificazione addotta di certo mortifica le nostre intelligenze.
Consigliere Comunale
Rocco Luigi Ditaranto
Per opportuna conoscenza si rimette in allegato la lettera con la quale nel febbraio 2009 - a dispetto della civiltà dell’amore vagheggiata dall’attuale Amministrazione - si prendeva invece atto della continua e perdurante violazione dei diritti dei disabili invitando i soggetti preposti ad un più rigoroso controllo.
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