La ricorrenza religiosa del 4 ottobre, giornata in cui si celebra la festività del patrono d’Italia san Francesco di Assisi, è stata celebrata con grande partecipazione da parte della comunità dei fedeli di Montescaglioso. Il programma delle celebrazioni ha visto interessato il Convento dei Padri Cappuccini, ubicato proprio nella via dedicata al poverello di Assisi: dal 27 settembre al 3 ottobre si sono tenute giornate di preghiera, con la celebrazione di Novene. Negli incontri sono stati trattati i temi relativi all’incontro di S. Francesco con Cristo; Il Padre Nostro; Lo Spirito Santo; Francesco fratello tra i fratelli; Beati quelli che perdonano; Francesco e la parola di Dio; Il transito di S. Francesco da questo mondo al Padre.

In occasione della S. Messa celebrata domenica 02 ottobre, da parte della Pro Loco di Montescaglioso, sono state donate al locale Convento dei Frati Cappuccini 8 incisioni realizzate dall’artista Francesco Providani: nelle opere sono rappresentati i luoghi in cui S. Francesco visse ed operò.

Nella giornata del 4 ottobre, alle ore 08, è stata celebrata la S. Messa, mentre alle ore 18.30, da Piazza S. Francesco d’Assisi (attigua al Convento), si è avviata la processione che, dopo aver attraversato le vie cittadine, ha raggiunto la Chiesa Madre dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo. Al termine della celebrazione la processione ha intrapreso la via del rientro: nel corteo religioso vi erano il padre superiore dei frati cappuccini di Montescaglioso Severino Ciannella, padre Carmelo Lospinuso e l’arciprete don Vittorio Martinelli. Particolare, come consuetudine, l’accoglienza riservata alla processione religiosa in via Napoli, con la disposizione di luci dai balconi che si affacciano sulla strada e disegni floreali tracciati sull’asfalto, realizzati con la consueta solerzia dal signor Francesco Scarciofalo, grazie ai quali si è voluto omaggiare il passaggio dell’immagine del Santo di Assisi.

In occasione di processioni religiose, come in altri centri, a Montescaglioso è viva la tradizione di esporre dai balconi le coperte più belle, un atto di omaggio e di fede che si mantiene inalterato nel tempo, una delle tante tradizioni presenti nelle comunità meridionali che è doveroso trasmettere alle generazioni successive.

05. 10. 2011 Michele Marchitelli