28° Edizione della Sagra delle Pettole a Montescaglioso
Montescaglioso - Sono molte le tradizioni natalizie che accomunano le comunità lucane, veri e propri riti che si perdono nel tempo ma che sono l’occasione per riunire famiglie e comunità. Non è difficile, percorrendo le strette strade dei centri storici udire suoni, canti e percepire i profumi del Natale.
A volte sono i camini delle case e i vicoli delle strade a svelare le tradizioni più antiche e le loro leggende. Tra i profumi più intensi del Natale Lucano, sicuramente ci sono le ‘’Pettole’’ dolci poveri ma gustosi, che si confermano essere i dolci tipici natalizi di Montescaglioso accanto a ‘’cartellate e porcelli’’. Per celebrare e riconsolidare quello che è un vero e proprio rito che ha inizio l’otto dicembre, la Pro Loco di Montescaglioso guidata da Nicola Franco, organizza la ‘’Sagra della Pettola’’. Giunta alla 28° edizione, la Sagra delle Pettole, quest’anno si svolgerà nella serata del 18 dicembre lungo Corso della Repubblica. I ragazzi della scuola alberghiera friggeranno la morbida pasta lievitata nell’olio fresco di frantoio della collina materana. Le calde e fragranti frittelle potranno essere gustate con del buon vino novello locale e con il dolce e malinconico suono degli zampognari nonché dai canti dei suonatori di ‘’cupe cupe’’. Una leggenda popolare, racconta che le pettole rappresentano, i “guanciali” su cui Gesù Bambino venne posto nell’umile culla, ma anche che le pettole sono nate da un “errore” di Santa Elisabetta, che distratta dalla Madonna, fu costretta a disfare la pasta del pane troppo lievitata. Una occasione per i tanti visitatori che ogni anno raggiungono Montescaglioso, per vivere il clima natalizio, ma anche per visitare il centro storico e la millenaria abbazia benedettina che proprio nella serata del 18 dicembre, ospiterà gli espositori di prodotti enogastronomici della provincia. Un plauso alla Pro Loco che assolve alla duplice funzione di promuove il luogo e le tradizioni, fornendo alla comunità l’occasione per ritrovarsi e condividere il Santo Natale.
Testo Maria Andriulli