Il Comune di Montesaglioso aderisce al Piano di Riequilibrio Finanziario
Con l’adesione al piano di riequilibrio finanziario pluriennale introdotto dal D.L. n.174/2012 (decreto salva comuni) il comune di Montescaglioso innesca un meccanismo virtuoso in grado di mettere ordine nei conti.
Nei prossimi 60 giorni, saranno definiti i contenuti del Piano di rientro da sottoporre alla sezione regionale della Corte dei Conti nonché ad una apposita commissione istituita presso il Ministero dell’Interno. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’amministrazione Silvaggi, all’indomani del consiglio comunale tenutosi giovedì 17 e che di fatto ha sancito l’adesione al piano e quindi al pre-dissesto evitando il ben più catastrofico dissesto finanziario.
Un consiglio comunale sofferto soprattutto rispetto al rendiconto di gestione dell’ esercizio finanziario 2011, più comunemente chiamato “consuntivo 2011”. Illustrato dal neo assessore al bilancio Lorusso, il consuntivo 2011 è stato presentato con un segno negativo pari a meno euro 3.544.698,44 una cifra che parla da sola della situazione economica del comune di Montescaglioso. Il capo gruppo della minoranza, Zito, annunciando subito il voto contrario al consuntivo, nel suo intervento, ha posto l’attenzione sulla sostanziale differenza tra il primo documento (approvato in giunta l’8 dicembre 2012) e che sarebbe stato discusso nel consiglio del 29 dicembre e quello invece revisionato ed approvato il 10 gennaio 2013. Tra il primo e il secondo si passa da un disavanzo di competenza 2011 ad un avanzo non motivando secondo Zito poste inesigibili che sono diventate esigibili e viceversa. L’intervento è andato avanti menzionando residui attivi che andavano mantenuti e somme che a detta di Zito hanno creato squilibri. Si è soffermato poi sul capitolo relativo all’alienazione dell’autoparco sottolineando che la destinazione della somma può essere esclusivamente destinata per spese di investimenti e per il ripiano di debiti non di parte corrente. Il consigliere di opposizione Panarelli ha precisato che analizzando il documento sono emersi importi che avrebbero potuto abbattere il dato dei tre milioni e mezzo di euro di circa la metà, e che tale situazione “viene da lontano”. Una discussione durata ore, quella del consuntivo 2011, che secondo il consigliere di maggioranza Santarcangelo è il risultato di “un’operazione verità al fine di ripartire da zero con una situazione di chiarezza e trasparenza”. Deciso l’appello alla responsabilità fatto dal sindaco Silvaggi che ha difeso il documento e il dovere di approvarlo sottolineando alcuni punti della relazione del responsabile finanziario e del revisione dei conti. Per il consuntivo 2011 ha votato a favore tutto il gruppo di maggioranza (assenti i consiglieri Palazzo, Buonsanti e Franco) ed hanno espresso voto contrario i consiglieri del gruppo di minoranza (assente Ditaranto). Approvato il rendiconto, la discussione si è spostata sul punto più importante, quello che fa del comune di Montescaglioso un comune in pre-dissesto. Lorusso che ha visto nel decreto salva comuni, una opportunità di svolta e l’unica strada per far uscire da un pantano il comune di Montescaglioso, si è detto fiducioso di poter anche preservare le fasce più deboli da eventuali aumenti di aliquote. Un secco no al pre-dissesto è subito arrivato dall’opposizione convinta che occorre mettere in campo tutte quelle azioni volte a recuperare somme dovute da enti per evitare un pre-dissesto che porterebbe all’aumento del costo dei servizi a domanda diretta come i buoni mensa, il trasporto pubblico ecc. e le aliquote delle imposte. La discussione relativa all’adesione al piano di riequilibrio finanziario è durata relativamente poco e sottoposta alla votazione, ha riportato l’identica votazione del punto precedente. Un braccio di ferro, più che una serena discussione alla ricerca di soluzioni condivise , durante la quale si sono ripercorsi venti anni di amministrazione fatti di disavanzi, sentenze sfavorevoli, debiti fuori bilancio. Più che un punto di partenza, questa fase sembra essere un punto di arrivo, perché negli ultimi decenni le varie amministrazioni di destra e di sinistra, hanno ripianato e pagato debiti fuori bilancio o semplicemente debiti ereditati. Oggi Silvaggi ha un’occasione e un aiuto concreto fornito dal decreto Monti ma anche l’urgenza di riconoscere i debiti fuori bilancio, di gestire in modo oculato la cosa pubblica, aggiungendo tanta progettualità ma anche il coinvolgimento della comunità che è la prima ad essere chiamata a fare sacrifici.
Maria Andriulli - Il Quotidiano della Basilicata -