Il Comune di Montescaglioso nei " Gioielli d'Italia"

Foto HOME premiazione Gioielli dItaliaSi è svolta il 12 febbraio a Palazzo Cornaro la premiazione dei 21 Comuni "Gioielli d'Italia" 2012-2017.Il progetto “Gioielli d’Italia” nasce dalla collaborazione istituzionale tra il Dipartimento per gli Affari regionali, il turismo e lo sport e l’ANCI. Obiettivo, valorizzare in modo unitario le offerte turistiche dei piccoli Comuni e promuovere le caratteristiche e le tradizioni culturali dei territori in un percorso ideale attraverso l'Italia.

Il ministro Piero Gnudi ha consegnato il premio, alla sua prima edizione, ai sindaci dei Comuni prescelti. Hanno partecipato alla cerimonia il Comitato di valutazione presieduto dal Maestro Ermanno Olmi e una rappresentanza dell'Anci.

FOTO PREMIAZIONE- GIOIELLI DITALIA-  MAESTRO ERMANNO OLMISono 21 i Comuni vincitori della prima edizione del concorso. Il Premio è stato consegnato ai sindaci il 12 febbraio 2013 dal ministro Piero Gnudi. Alla cerimonia hanno partecipato il Comitato di valutazione presieduto dal Maestro Ermanno Olmi e  una rappresentanza dell'Anci.  I Comuni premiati potranno fregiarsi del titolo e utilizzare il marchio per gli anni 2012 – 2017, e costituiscono il primo nucleo del circuito “Gioielli d’Italia”.
 
  1  Bevagna (PG)

  2  Bova (RC) 

  3  Campodimele (LT)

  4  Castellabate (SA)

  5  Castell’Arquato (PC)

  6  Cisternino (BR)

  7  Etroubles (AO)

  8  Gangi (PA)

  9  Gradara (Pesaro Urbino)

10 Montecosaro (MC)

11 Montescaglioso (MT)

12 Peschiera del Garda (VR)

13 Pienza (SI)

14 Romagnese (PV)

15 Sala Baganza (PR)

16 San Benedetto PO (MN)

17 San Leo (RN)

18 San Marco in Lamis (FG)

19 Sermoneta (LT)

20 Specchia (LE)

21 Spilimbergo (PD) 

L'iniziativa è prevista dall’Accordo-Quadro sottoscritto il 23 settembre 2010 tra il Ministro per il turismo e il Presidente dell’ANCI. Il decreto del Ministro degli affari regionali, turismo e sport, che disciplina il bando, è stato firmato il 10 maggio 2012 e il primo bando di partecipazione per i Comuni è stato pubblicato sul sito del Governo il 14 settembre 2012, con scadenza a novembre. Scopo del progetto è promuovere il "buon vivere" italiano, contribuendo ad incrementare le politiche di destagionalizzazione attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, turistico, storico-urbanistico, architettonico ed enogastronomico del sistema delle Autonomie locali italiane, nell’ottica del recupero e del rilancio dell'immagine dell'Italia.In particolare, l'iniziativa intende promuovere lo stile di vita italiano tra i turisti stranieri o italiani desiderosi di approfondire anche gli aspetti meno noti dell'offerta del nostro Paese.

Queste le buone pratiche riconosciute e promosse dal progetto:

  • tutelare e rendere fruibile per il turista il proprio patrimonio architettonico o naturale;
  • mantenere la propria capacità di ospitalità e di accoglienza turistica;
  • conservare il proprio sistema di attrattive sul territorio;
  • attuare politiche di promozione dell'offerta culturale;
  • attuare iniziative per l'accessibilità e l'informazione turistica.

Foto premiazione Gioielli dItalia

Montescaglioso

E’ uno dei maggiori centri  della Provincia di Matera per dimensione demografica, importanza economica e patrimonio storico ed ambientale. La frequentazione più antica dell’area è documentata a partire dall’età del bronzo, mentre la formazione del primo nucleo abitato è attestata intorno ai secoli IX-VIII a.C. La colonizzazione greca ha trasformato l’abitato in un'importante città, circondata da un'imponente fortificazione, datata IV–III sec. a.C., visibile a Porta Schiavoni. A metà del secolo XI inizia la dominazione Normanna dell’Italia Meridionale. Il primo feudatario normanno di Montescaglioso è Roberto, nipote del celebre Guiscardo, capostipite degli Altavilla. La presenza normanna favorisce lo sviluppo urbano e l’incremento demografico della città, nonché l’insediamento di una grande comunità monastica benedettina: l’abbazia di S. Michele Arcangelo che segnerà la storia di Montescaglioso fino al secolo XIX. Tra il XV e il XVII sec. si insediano altre comunità monastiche: gli Agostiniani, le monache benedettine della SS. Concezione, i Padri Cappuccini. In questa fase la città diviene feudo della famiglia genovese Grillo-Cattaneo che risiede a Montescaglioso all’interno del castello medievale, trasformato in Palazzo, ove si svolgono accademie e si radunano letterati ed artisti. A partire dal secolo XVII, le famiglie più abbienti della città costruiscono le loro dimore lungo l’asse viario più importante, l’attuale corso Repubblica, che diviene il luogo ove si concentrano tutte le attività più significative: i commerci, gli artigiani, le chiese ed i monasteri più importanti, i luoghi di rappresentanza. È la fase in cui l’abitato si dilata al di fuori delle fortificazioni: nelle adiacenze di Porta Maggiore (piazza Roma) è edificata la chiesa di S. Rocco da Montpellier, proclamato patrono del paese nel 1684. L’Unità d’Italia comporta un ingente flusso migratorio verso le Americhe e la nascita del fenomeno del Brigantaggio meridionale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la riforma agraria, ridisegna l’assetto della proprietà agraria, favorendo la nascita e lo sviluppo di una piccola e media proprietà contadina che costituisce la base per lo sviluppo economico degli anni successivi.

Fonte - http://www.affariregionali.it/Contenuti/?PageID=264

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