La nuova TA.RI fa discutere. -Una vera mannaia sulle attività economiche di una Città in stato di emergenza. Di Maria Andriulli

FOTO HOME ART. TARIMontescaglioso - Scade tra pochi giorni la prima rata della nuova tassa sui rifiuti e già monta la protesta. I semplici cittadini, i commercianti e gli artigiani di Montescaglioso, si sono visti recapitare a casa quella che è definita la TA.RI ovvero la Tariffa Rifiuti che ha sostituito la precedente Tares.

La tassa, un vero salasso, soprattutto per le attività commerciali ed artigianali, è dovuta per sostenere le spese del servizio di raccolta e smaltimento da tutti gli utilizzatori di immobili che producono rifiuti. Il comune di Montescaglioso ha stabilito già nel mese di maggio, in consiglio comunale, le relative aliquote e modalità di applicazione con l’astensione al voto da parte della minoranza sul regolamento ed aliquote. I movimenti , Cinque Stelle e Azione Civile Tsipras, hanno accolto le tante perplessità e proteste dei cittadini e chiedono tempo e documentazione per vederci chiaro. Al fine di ottenere una sospensione dei pagamenti, i due movimenti, hanno organizzato una raccolta firme. Quasi quattrocento fino alla serata di ieri (12 agosto), ma l’iniziativa continuerà ancora in questi giorni. Gli organizzatori, riferiscono di aver fatto precisa richiesta all'amministrazione Silvaggi, di copia del contatto con la ditta Avvenire che dal 2008 gestisce il servizio di raccolta differenziata, nonché delle tariffe applicate da quell’anno fino al 2014, documentazione che i movimenti a tutt’oggi non hanno ancora ricevuto. Salvatore Alfieri, portavoce dei pentastellati sottolinea la necessità dell’istituzione di un tavolo con l’amministrazione per ridefinire parametri e ridiscutere di una tassa che, dice Alfieri, non dimentichiamo sta gravando notevolmente su attività economiche che operano in una Città in cui è stato proclamato lo stato di emergenza a seguito della frana del 3 dicembre scorso. Le perplessità circa gli importi addebitati, sono relative all'abbattimento di una parte della quota variabile, alle agevolazioni previste per i comuni che adottano il sistema di raccolta differenziata, alle eventuali riduzioni della tariffa con riferimento al valore dell’ISEE del nucleo familiare ma soprattutto agli accordi presi nel nuovo contratto con la ditta Avvenire stipulato dall’amministrazione Silvaggi. Di tassazione esosa e raccolta differenziata si è parlato anche qualche giorno fa in occasione della presentazione del movimento “Civica 75024”, durante il quale il capogruppo all’opposizione Zito e il consigliere di maggioranza Palazzo, ormai indipendente, sviscerarono i punti chiave dell’appalto concorso relativo alla raccolta rifiuti, i risultati ottenuti in questi anni e il nuovo contratto di affidamento della raccolta stipulato dall’amministrazione Silvaggi, nella cui occasione, è stata anche trattata la chiusura di un’importante saldo debitorio. Intanto tanti cittadini stanno protocollando al comune una richiesta di abbattimento della quota variabile, utilizzando un modello fornito da “Civica 75024”. L’assessore al ramo, Antonio Lorusso, si difende, affermando che il livello di tassazione rispetto al 2013 non è aumentato e che era necessario garantire la copertura integrale del costo del servizio. Ascoltando le ragioni di entrambe le parti si evince la necessità di un confronto e di un tavolo permanente tra istituzioni e rappresentanti delle varie categorie per trovare soluzioni condivise che portino vantaggi alle tasche dei cittadini e all’ambiente. Montescaglioso era sulla buona strada, quando nel 2010 grazie all’impegno di tutti otteneva il titolo di secondo Comune Riciclone del sud Italia con il 69,9% di raccolta differenziata. In seguito avremmo potuto raccontare di una Città moderna e modello, con stazioni ecologiche, dove per esempio plastica, vetro e carta si trasformassero in un valore aggiunto tale da dare un “taglio” alla tassa sui rifiuti.

Maria Andriulli

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