di Maria Andriulli - Chiesta ufficialmente la sospensione temporanea della TA.RI. dal Movimento 5 Stelle e da Azione Civile Tsipras

Montescaglioso - Nella giornata di ieri (3 settembre), i movimenti Cinque Stelle e Azione Civile lista Tsipras di Montescaglioso, hanno depositato, presso gli uffici comunali, la richiesta di sospensione temporanea della TA.RI.La richiesta, è sostenuta da circa quattrocento firme che i movimenti hanno raccolto in tre giorni durante il mese di agosto, al fine di ottenere non solo la sospensione dell’esosa tassa, ma anche per aprire un tavolo di verifica e discussione sulle aliquote applicate. Nonostante l’amministrazione comunale difenda a spada tratta la giusta applicazione della tassa, poiché <è necessario garantire la copertura integrale del costo del servizio>, come afferma l’assessore Antonio Lorusso, commercianti e artigiani sono rimasti interdetti di fronte al salasso ricevuto i primi giorni di agosto, che è andato a sommarsi alle scadenze irpef, iva e inps, in una realtà economica già compromessa anche a causa del danno strutturale causato dalla frana del 3 dicembre scorso. Nella richiesta dei penta stellati montesi, anche la possibilità di discutere della sospensione della Ta.Ri. durante il prossimo consiglio. Domani ( 5 settembre), infatti, si dovrebbe tenere il Consiglio Comunale, il condizionale è d’obbligo, perché la seduta potrebbe anche essere rinviata. Un appuntamento importantissimo, non solo perché sarà la prova del nove della tenuta della maggioranza. Ricordiamo che i tre consiglieri di “maggioranza”, Palazzo, Buonsanti e Franco, hanno già pubblicamente annunciato che costituiranno un nuovo gruppo indipendente chiamato “Liberi e forti al servizio di Montescaglioso”, ma anche perché all’ordine del giorno c’è l’approvazione di aliquote e detrazioni IMU, TASI e IRPEF , nonché l’approvazione del piano di alienazione e valorizzazione degli immobili per non parlare dell’approvazione del bilancio di Previsione del 2014 e di quello pluriennale. Di sicuro sarà un consiglio infuocato, perché la minoranza è decisa a dare battaglia al fine di ottenere aliquote minime per la Ta.Si. (tassa sui servizi indivisibili) che secondo alcune indiscrezioni in un primo momento era stata pensata al 3,3 per mille, con detrazioni solo per abitazioni con rendite bassissime per lo più situate in aree limitrofe alla città. Attesa anche per l’IMU ai livelli massimi in un comune che a detta dell’amministrazione ha ripianato conti ed è in “stato di emergenza” per i danni della frana. Il voto del bilancio decreterà la continuità amministrativa di Silvaggi che in tre anni ha incontrato non poche difficoltà, dovute sicuramente alla situazione debitoria che attanaglia un po’ tutte le casse dei comuni, a gare di appalto ritardate da ricorsi, ma anche a risultati di progettualità che tardano ad arrivare e che non consentono di realizzare il programma elettorale, come la costruzione della scuola media, del parcheggio multipiano, le bike scharing o gli interventi per l’abbazia. Di sicuro, il programma elettorale del centro sinistra del 2011 non parlava di alienazione del patrimonio, che anzi allora fu il cavallo di battaglia di una campagna elettorale al veleno, ma che oggi è , come dire, per il centro sinistra, un’operazione da riconsiderare e ritenuta probabilmente necessaria. La vera necessità sarebbe quella di discutere apertamente e liberamente con l’intera comunità del futuro e della gestione del patrimonio come l’affidamento della farmacia comunale o la vendita dei terreni demaniali.

MARIA ANDRIULLI  Fonte "Il Quotidiano della Basilicata"

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