Un comitato per non abbassare la guardia

FOTO HOME FRANA 2Montescaglioso - A quasi un anno dalla imponente frana che il tre dicembre 2013 provocò nella zona Cinque Bocche di Montescaglioso il crollo della Piani Bradano, del magazzino LIDL, di diversi opifici nonché il cedimento di abitazioni con conseguente sgombero di sei famiglie dalle proprie abitazioni, continua incessante il lavoro del tavolo tecnico teso a coordinare le azioni di studio, di monitoraggio e messa in sicurezza dell’area.Due centraline, posizionate nella Difesa San Biagio, monitorano continuamente eventuali movimenti della zona interessata dalla frana, mentre nella giornata di giovedì il tavolo tecnico presieduto dal Dr Giovanni De Costanzo (Protezione Civile) , commissario straordinario per l’emergenza frana è ritornato a riunirsi. Nelle prossime settimane probabilmente gli esperti presenteranno una relazione sulla situazione della zona e sugli interventi da realizzare. Intanto le sei famiglie che hanno perso la casa, affermano di aver ricevuto soltanto un contributo per “l’autonoma sistemazione”, ovvero quanto serve per pagare il fitto di una abitazione. La situazione è ancora più grave per quanti avevano attività artigianali o commerciali nella zona, che oggi si ritrovano capannoni o depositi inagibili. Un paio di essi hanno ripreso a lavorare se pure con molta precarietà mentre qualcuno sta ancora inventariando la merce. Ad ottobre alcune delle famiglie hanno pensato di dare forza alle loro legittime richieste costituendo un Comitato denominato “ Comitato di tutela del territorio e ambiente, frana 3 dicembre 2013 Montescaglioso”. Il Comitato è nato per promuovere e diffondere la cultura della tutela e della salvaguardia del territorio di Montescaglioso al fine di accrescere la consapevolezza dell’importanza del corretto utilizzo del territorio e per ricercare finanziamenti e contributi per dare ristoro soprattutto a quanti sono stati danneggiati in prima persona dall’evento franoso. In occasione della riunione del tavolo tecnico, i il Presidente del Comitato, Giovanni Mianulli insieme alle altre cinque famiglie, hanno potuto incontrare il Commissario De Costanzo al fine di esprimere le proprie difficoltà e conoscere lo stato delle cose. Dall’incontro è emersa una tragica verità, ovvero che lo stato di emergenza terminerà il 24 gennaio 2015, da quì la paura delle famiglie di non essere più sostenute neanche con il contributo per il fitto, in attesa di conoscere e percepire una sorta di ristoro per il danno subito che comunque non li risarcirà totalmente. Intanto i mutui per realizzare le abitazioni e gli opifici sono momentaneamente fermi ma rappresentato comunque un macigno per il futuro di queste famiglie. La speranza del Comitato è di mantenere viva l’attenzione su un problema, quello del rischio idrogeologico che non interessa solo le famiglie danneggiate ma tutta la comunità. Per questo il Presidente del comitato ha annunciato che in occasione del tre dicembre, quindi ad un anno dal tragico evento, sarà organizzato un incontro dibattito tra istituzioni e cittadini al fine di fare il punto della situazione. 

Maria Andriulli

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