Un ottimo risultato nella raccolta fondi per la ricerca sulla Fibrosi Cistica a Montescaglioso
Montescaglioso - Ha sicuramente superato ogni aspettativa il risultato raggiunto quest’anno dalla delegazione Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica di Montescaglioso.
Per il terzo anno consecutivo infatti l’instancabile Franca Petrarca insieme a tutti gli associati della FFC hanno portato avanti un’importante iniziativa: “Auguri papà”, che ormai non solo si è ben consolidata sul territorio ove è nata, ma si è aperta ai paesi della provincia, da Policoro a Salandra, Grottole, Pomarico, Miglionico, Grassano fino alla Città dei Sassi. Una campagna di sensibilizzazione rivolta alle famiglie attraverso la scuola con la distribuzione di un dolce solidale creato appositamente dalla pasticceria “Delizie” di Montescaglioso e che quest’anno ha permesso di raccogliere quasi tremila euro. Un contributo importante che permetterà di sostenere un progetto di ricerca adottato dalla delegazione montese che mira a ricercare un nuovo bersaglio terapeutico per riattivare la proteina CFTR e ridurre l’infiammazione e l’ostruzione delle vie aeree nella fibrosi cistica. Questa malattia genetica grave colpisce i polmoni e il pancreas. Le stime dicono che c’è un portatore sano ogni venticinque persone e la probabilità tra due portatori di avere un figlio malato è di una su quattro. Ma grazie ai ricercatori e a chi come la delegazione montese lavora per raccogliere fondi, oggi chi è affetto da questa malattia ha una aspettativa di vita più lunga. Mille e seicento le tortine che quest’anno hanno permesso di avvicinarci sempre più al traguardo di una cura in grado di dare speranza e vita a quelle centomila persone ammalate in tutto il mondo. Mission della Fondazione costituita nel 1997 era proprio supportare ricerche innovative che portassero alla guarigione. Testimone della Fondazione è Matteo Marzotto che nell’ottobre 2013 fece tappa proprio a Montescaglioso durante la seconda edizione del Ffc Bike Tour, la pedalata benefica che attraversò parte della nostra penisola per informare ma anche per portare un messaggio si solidarietà. Vivo è ancora il ricordo di quell’incontro con la comunità montese e soprattutto con la delegazione che ha raccolto in quelle poche ore il testimone di una battaglia che grazie ai tanti ricercatori guerrieri coraggiosi sarà presto vinta.
Maria Andriulli