di Mauro D'Ambrosio:L'Italia la gioia di vivere e, dai mille volti

FOTO STOP VIOLENZAQuant’è complicata la natura umana. Gli uomini più illustri della nostra storia hanno cercato spesso di capirla, di CAPIRCI, ma hanno compiuto solo piccoli passi. Tanti ancora sono gli interrogativi su di noi, tanti i comportamenti ancora enigmatici. E quale mistero più grande su cui riflettere su noi stessi se non l’atto più disonorevole e contro natura qual è l’omicidio, uccidere un altro uomo. Cosa spinge un uomo ad uccidere un suo simile? Uno con cui, purtroppo, molto spesso la sentiamo in TV, lo vediamo scritto in prima pagina, ha condiviso parte della vita, oppure ha condiviso tutta la vita, oppure una persona di aver amato. Si continua a chiamarli delitti passionali. Perché il movente sarebbe l’amore. Quello che è esclusivo ed unico. Quello che spinge l’assassino ad uccidere la moglie o la compagna proprio perché l’ama. Ma cosa resta dell’amore quando la vittima non è altro un oggetto di possesso e di gelosia? Che ruolo occupa la donna all’interno di una relazione malata e ossessiva che la priva di ogni autonomia e libertà? Ormai sappiamo che quanto più la donna cerca di affermarsi come uguale in dignità, valore e diritti all’uomo tanto più l’uomo reagisce in modo violento. La paura di perdere anche solo alcune briciole di potere lo rende volgare, aggressivo, violento. Grazie ad alcune inchieste sociologiche, oggi sappiamo che la violenza contro le donne non è più solo l’unico in cui può esprimersi un PAZZO, un MOSTRO, un MALATO; Un UOMO che non proviene necessariamente da un contesto sociale povero e incolto. L’uomo VIOLENTO può essere BUONA FAMIGLIA e avere un buon livello d’istruzione. Poco importa il lavora importa il lavora che o la posizione sociale che occupa. Si tratta di UOMINI che non accettano l’autonomia femminile e che spesso per debolezza, vogliono controllare la DONNA e SOTTOMETTERLA al PROPRIO VOLERE. Talvolta sono INSICURI e hanno POCA FIDUCIA IN SE STESSI, ma invece di cercare di capire cosa esattamente non VADA BENE nella PROPRIA VITA, ACCUSANO le DONNE e le CONSIDERANO RESPONSABILI dei PROPRI FALLIMENTI. Progressivamente, trasformano la vita della DONNA in un INCUBO, e, quando la DONNA CERCA di RIFARSI la VITA con un ALTRO, la CERCANO, la MINACCIANO, la PICCHIANO, TALVOLTA l’UCCIDONO. Alcuni si giustificano dicendo che ciò che fanno lo fanno per non perdere il PROPRIO AMORE, come se la VIOLENZA fosse l’unico modo per SVENTARE la MINACCIA della PERDITA. Per continuare a mantenere un controllo sulla DONNA . Per RIDURLA a mero OGGETTO di POSSESSO. Ma, secondo me, quando la persona che si AMA non è altro che un OGGETTO, non solo la RELAZIONE DIVENTA un INFERNO, ma anche l’AMORE si dissolve e SPARISCE. Certo, quando si AMA, si dipende in parte dall’ALTRA PERSONA. Ma la dipendenza non esclude mai l’AUTONOMIA. Al contrario, talvolta è proprio quando si è consapevoli del valore che ha per se stessi un’altra persona che si può capire chi si è e ciò che si vuole. Certa gente che non merita neanche di essere definita persona, non capisce che l’altro non è a nostra COMPLETA DISPOSIZIONE. L’altro fa RESISTENZA di fronte al nostro tentativo di trattarlo come una semplice “ cosa”. E’ tutto questo che DIMENTICANO, non SANNO, o non VOGLIONO SAPERE GLI UOMINI CHE UCCIDONO PER AMORE. E che pensano di salvaguardare la propria VIRILITA’ negando all’altro la possibilità di ESISTERE. Ma soffermiamoci soprattutto su i casi irrisolti, sulle povere vittime senza un uccisore, a tutti colori i quali ASSASSINI non hanno un volto o PEGGIO ANCORA a tutti coloro i quali si conosce, si sa chi è stato a compiere il RIPROVEVOLE GESTO, ma che sono ANCORA LIBERI, questi che noi CHIAMIAMO SOSPETTI , sui quali non alziamo la MINIMA ACCUSA, perché non si hanno PROVE; pensiamo alla FRUSTAZIONE delle FAMIGLIE, pensiamo agli ASSASSINI, spero davvero che tutti coloro che hanno commesso delitto e sono ancora a piede libero non DIMENTICHINO MAI, anche se non sia possibile dimenticare che pensino a ciò che HANNO FATTO TUTTI I GIORNI DELLA LORO VITA, che sia il PRIMO PENSIERO APPENA SVEGLI E L’ULTIMO PRIMA DI ADDORMENTARSI; SPERO IN VERITA’ CHE INDIETRO, NULLA SI PUO’ PER TORNARE INDIETRO.

“PENTIRSI NON E’ MAI INUTILE”

-MAURO D’AMBROSIO-

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