Bagarre al consiglio comunale, la minoranza abbandona l’aula

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Montescaglioso – Un consiglio comunale, decisamente acceso e che lascia l’amaro in bocca a chi avrebbe voluto capire di più. I cittadini, una decina per la verità, hanno assistito giovedì scorso ad una sconfitta della democrazia, ovvero una non discussione su un punto all’ordine del giorno in materia di ambiente.

 Il gruppo di minoranza del comune montese, ad esclusione del  consigliere Cosimo Franco,  ha scelto di abbandonare il consiglio comunale dopo aver approvato i primi tre punti all’ordine del giorno. Il quarto punto in discussione, che ha provocato un gesto di chiara protesta dell’opposizione,  riguardava testualmente : la variante al P.D.F. cambio di destinazione d’uso di un’ area agricola ad area per l’insediamento di un “centro di recupero rifiuti non pericolosi” in contrada Sterpina in riferimento alla legge regionale 23/99. La decisione di abbandonare il consiglio comunale è stata annunciata con la lettura di un documento da parte  del consigliere Buonsanti, che chiedeva il ritiro del punto all’ordine del giorno, poiché non ancora discusso dall' Osservatorio Ambientale istituito alcuni mesi fa.  Dopo un lunga bagarre tra i banchi e l’uscita dei consiglieri, Rocco Ditaranto, ha meglio spiegato la scelta della minoranza ribadendo le finalità dell’Osservatorio nel momento in cui si discute di temi ambientali e quindi di rifiuti. Dai banchi della maggioranza un accesa difesa del consigliere Santarcangelo che ha sottolineato che tutti i componenti l’Osservatorio sono stati invitati ad accedere agli atti. Tempi troppo stretti forse, o frettolosi, hanno impedito la convocazione e la discussione della questione all'interno dell'Osservatorio. L’attività produttiva in questione, è già attiva dal 2007, autorizzata da Provincia e Regione e si occupa di recupero di inerti, una necessità per gli artigiani edili del posto, ha sottolineato l’assessore Venezia aggiungendo che  oggi, tale attività,  necessita di essere perfezionata con un atto, ovvero  una variante dello strumento urbanistico, poiché sono intervenute normative nuove anche se l’ente preposto ad autorizzare è la Provincia. <Non possiamo tornare indietro, è stata concessa un’autorizzazione, oggi andiamo a sanare un atto> ha detto il consigliere Scialpi. La difficoltà, dei cittadini intervenuti, è stata per lo più quella di capire la differenza tra il termine “inerti” e il termine “rifiuti”. Il centro infatti, secondo Venezia, è atto e lo sarà per il futuro a ricevere materiali edili dalle attività produttive del posto, un’annosa questione che spesso produce sanzioni salate ai piccoli artigiani che scaricano abusivamente tali materiali ai bordi delle strade di campagna. Ma dal pubblico si è levata anche la domanda del perché nella convocazione comunale si parla di “centro di recupero rifiuti non pericolosi” ? cosa comprende la voce “rifiuti”? un cittadino ha srotolato un lunghissimo elenco. Intanto il consiglio comunale ha votato a favore,  incassando anche il voto dell’unico consigliere di minoranza rimasto tra i banchi.      Ai cittadini intervenuti è rimasta invece poca chiarezza, molta confusione e la consapevolezza che manca una responsabile condivisione delle questioni di interesse della comunità.

Maria Andriulli

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