Presentato a Montescaglioso il libro di Lino Patruno " Il meglio sud "
Oggi,nuovi fermenti animano una ricerca di verità storica,non solo meridionale, che viene dal basso,più che dalle aule universitarie o dalla politica,dalle istituzioni.
Non è facile capire dove questo possa portare ;se a un revanscismo uguale e opposto al razzismo nordista di Lega e collaterali,o a una comune crescita di consapevolezza e conoscenza:un nuovo meridionalismo per ridare un'anima decente a un'Italia che l'ha smarrita,nel fallimento della politica e la sua riduzione a furia predatoria di egoismi personali e territoriali.Ciò che necessità è un impegno per i nostri figli perché possano decidere di partire o restare nella propria terra in piena libertà .È questo il messaggio di Lino Patruno ai cittadini di Montescaglioso nell'incontro tenutosi il 12 marzo nella sala consiliare 'Sandro Pertini', all'interno di un programma di incontri di 'Cittadini x i cittadini'organizzati da Franco Lomonaco. L'autore de 'Il meglio Sud' ha invitato il pubblico a vedere il Sud dimenticando il divario col Nord,alla scoperta di un Sud con tanti segni 'più ' invece dei soliti tanti segni'meno'. Un Sud senza il quale l'Italia non potrebbe andare avanti. Un Sud con inaspettati primati produttivi nazionali;un Sud le cui aziende sono più robuste di quelle di interi Stati europei.Un Sud che va su Marte a caccia dei marziani. Un Sud in cui nascono i locomotori per l'alta velocità ferroviaria (pur essendo stato escluso dall'alta velocità ).Un Sud con la maggiore inventrice italiana.Un Sud dove creano l'aereo super leggero più veloce del mondo.Dove ideano la stoffa alla vitamina e i più avanzati droni tuttofare.E gli abiti da vip e il gessetto scolastico intelligente.Un Sud che ha la più grande fabbrica d'Italia.Un Sud con più operai del Nord e con la terza città d'Italia.Un Sud che esporta nel 91 per cento dei Paesi del mondo.Un Sud con tanti giovani che restano invece di partire è con tanti giovani che tornano per restarci. Questo non vuol dire che il divario Nord-Sud non esista.L'autore,infatti ci accompagna nella traversata del 'Deserto ' .Il fatto è che tutto il meglio Sud non è sufficiente perché la Svimez,l'associazione che si batte per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno,non sentenzi sinistramente di un Sud avviato sulla strada di un immenso deserto se continuerà ad essere rimosso dall'autocoscienza collettiva,a essere abbandonato nel suo divario come se fosse irreversibile.Ma,se proprio il Sud rischia di essere condannato,non è detto che non sia capace di farla,questa traversata nel deserto.C'è un meglio Sud anche della Resistenza sociale.Il Sud dei ribelli positivi.Il Sud che con le librerie e le palestre,con la lotta alla mafia e le meraviglie dei suoi paesi combatte la sua battaglia contro il divario e contro il deserto. Il Sud di Matera capitale europea della cultura dopo essere stata fatta passare per Capitale della Via Crucis del Sud. Il deserto temuto dalla Svimez è un deserto industriale e umano se continueranno a morire le aziende e a partire i giovani.E ora anche a non nascere più figli.Mentre il Sud resta il Grande Scomparso dall'agenda dei governi,il Grande Ignorato dei dibattiti,il Grande accusato di ogni colpa.La parola d'ordine è :alla larga,col Sud è tutto perduto.È così che non si riesce a capire che eppur si muove....In questo meraviglioso viaggio a Sud -afferma la professoressa Margherita Lopergolo,moderatrice dell'incontro con il giornalista Lino Patruno- incontreremo storie di chi non sapendo che la cosa era impossibile, la fece.Storie di inventiva e coraggio.Troveremo questi giovani ovunque il Sud sia stufo di condizioni sociali spesso da Terzo Mondo,ovunque il Sud rischi di essere tante Terre dei Fuochi,ovunque frema una rivolta civile .L'autore continua il suo viaggio nel deserto denunciando l'antimeridionalismo che condanna il Sud alle opere incompiute,alle ricchezze abbandonate a un destino di miseria, ai finanziamenti che prendono vie impreviste e all'indifferenza verso un Sud che paga quanto il resto del Paese per ottenere sempre meno del resto del Paese.E un Sud che vorrebbe invece contare sul minimo occorrente per fare da sé e liberarsi della medicina dell'assistenza spacciata per benevolenza,per liberarsi della forzata necessità spacciata per parassitismo,per liberarsi della rapina altrui addebitata a una propria inferiorità infine biologica,da razza inferiore. Restiamo al Sud.Non ce ne andiamo,almeno noi.Vogliamo restare e combattere per non lasciare questa terra alle mafie,all'abbandono,all'ignoranza che soffoca bellezza e benessere.Combattere per trovare una strada di rinascita e sviluppo, per far prosperare un fiore che tutto il mondo ammira e sboccia ogni giorno nonostante tutto.Noi pensiamo sia questa la strada da percorrere:rimanere e prendersi cura di questa terra.Con l'aiuto delle menti più lucide e capaci.Per cambiare insieme,si può e si deve. Li dobbiamo ai nostri figli,li dobbiamo a noi stessi.Se sarà una zattera o una grande nave,dipenderà da quanti condivideranno con noi questo viaggio.Però, prima bisogna fare una scelta e dire:ho deciso,resto al Sud.Noi vi aspettiamo a bordo.
Margherita Lopergolo