AVIS MONTESCAGLIOSO INDIGNATA. Fino a che punto il volontariato può combattere un’amministrazione comunale disinteressata?

logo avis montescagliosoLa sezione Domovos AVIS (associazione volontari italiani sangue), è un’associazione di VOLONTARIATO presente sul territorio montese dal 1993. Come scopo fondamentale, diffonde la cultura della donazione di sangue ed emocomponenti, finalizzata all’aiuto del malato e alla produzione farmaceutica (strettamente connesso, quindi, al settore sanitario).

Il tutto avviene in maniera apartitica, apolitica ed aconfessionale, attraverso iniziative di vario stampo: convegni mirati, stand formativi, sensibilizzazione nelle scuole, ma anche gite sociali, concorsi fotografici o passeggiate culturali, tramite i quali parliamo di Avis non solo ai nostri 600 associati, ma alla collettività, invitando continuamente i nostri paesani a diventare donatori o volontari.

Non dimentichiamo il progetto “Rendiamo la villa un… Belvedere” (nel 2013) o l’installazione di 3 defibrillatori nel paese (giugno 2015), dimostrazione di un operato che spazia, tenendo fortemente a cuore l’ambiente, il paese in cui viviamo e la comunità.

Trattandosi di un’associazione strettamente connessa all’ambito sanitario, a seguito delle norme sull’accreditamento (finalizzate a garantire al donatore ambiente e strumenti più sicuri per la donazione), il distretto sanitario ci ha gentilmente accolti nei giorni di donazione; una soluzione senza dubbio efficace, in un ambiente ottimale nel quale, però, rimaniamo pur sempre ospiti. A riguardo, l’amministrazione comunale si è mostrata propensa a cederci i locali dell’ex sede comunale di Via Aldo Moro, ospitante il comando della polizia locale, da trasformare in nuova sede Avis e centro raccolta; siamo nel mese di settembre.

In occasioni pubbliche, la cessione viene propagandata ancor prima di un effettivo contratto, consegnato ufficialmente durante l’assemblea comunale dei soci Avis Montescaglioso, quindi pubblicamente, nel mese di febbraio 2016.

Pronti per i lavori, scopriamo indirettamente di avere avuto in comodato d’uso locali non accatastati, né agibili, in poche parole locali nulli, non utilizzabili.

Di qui il via ad un’estenuante trattativa per ottenere l’agibilità della struttura e poter iniziare immediatamente i lavori a nostro carico (avendo già contattato ditta e tecnico).

Tale trattativa con i vari assessori, snervante e continuamente inconcludente, termina martedì 19 Aprile quando l’associazione Avis decide di riconsegnare il contratto all’amministrazione comunale, stanca di elemosinare ad interlocutori indifferenti, per di più in periodo elettorale dove tutto potrebbe essere usato come propaganda politica.

Ora, sottolineando il carattere apolitico della nostra associazione, l’idea del comunicato stampa nasce da un senso di serietà e correttezza, che ci appartiene, nei confronti in primo luogo dei nostri donatori (buona parte già al corrente dell’imminente trasferimento) ed in secondo di noi stessi come volontari e avisini, da sempre impegnati in maniera attenta ed oculata nel volontariato, e fermamente convinti a difendere l’ Avis da qualsiasi veicolazione a sfondo politico, dalla quale siamo stati sempre estranei.

Il nostro operato ci porta inevitabilmente a confrontarci con critiche e disguidi, inevitabili per la nostra crescita, ma non permettiamo che incompetenze non imputabili al nostro lavoro, ci facciano perdere credibilità nei confronti dei donatori, dei volontari e più in generale della cittadinanza.

Continueremo con la stessa energia ed impegno nella nostra mission, augurandoci di poter ottenere, un domani, un nuovo centro raccolta degno dell’importante ruolo che l’associazione Avis riveste.

La presidente

Grossi Anna Maria

 

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