Trasferimento sede centro per anziani: interviene il M5S
La persona anziana, in quanto custode della memoria storica di una comunità, meriterebbe miglior trattamento e più ascolto da parte dell’Amministrazione comunale capeggiata dal Sindaco Vincenzo Zito.La vicenda del Centro sociale comunale per anziani “S. Gioacchino”, trasferito in Piazza Roma, mette in evidenza un inaccettabile “modus operandi” di codesta Amministrazione ormai avvezza ad imporre le proprie decisioni piuttosto che cercare percorsi di condivisione con la Comunità montese ed in particolare con i cittadini anziani direttamente interessati alla questione. Anche il M5S è stato contattato da diversi frequentatori del Centro sociale i quali, nel manifestare disagi e difficoltà, ci hanno chiesto di intervenire e fare qualcosa. Nella politica, il “fare qualcosa” spesso può voler dire applicare semplicemente il “buon senso”. Nei giorni scorsi, per verificare la fondatezza delle lamentele ricevute, ho fatto una visita alla struttura e, per quanto l’abbia trovata pulita e ordinata, le preoccupazioni segnalatemi corrispondevano sia sotto l’aspetto della sicurezza e sia della funzionalità: locale angusto disposto su due livelli collegati da un scala interna, gli arredi occupano la maggior parte della superficie calpestabile, servizi igienici con spazi inadeguati alle esigenze di una persona anziana. Evito di parlare della presenza di barriere architettoniche e quant’altro perché già oggetto di interesse dell’ASM. Sebbene ubicata nella nostra bella Piazza, che forse è l’unica nota positiva, riesce difficile immaginare come l’attuale sede, che si presume debba essere frequentata da un cospicuo numero di presenze, possa essere idonea alle attività tipiche di un Centro anziani come luogo di relazione, di animazione, feste, incontri culturali, ecc.. Questo fa pensare che l’Amministrazione, per la cosiddetta “terza età”, oltre al dovere di fornire una sede, non ha alcun progetto di socializzazione e integrazione come frutto di una indagine conoscitiva sulle concrete necessità di questa considerevole fascia di popolazione (>65 anni), che a Montescaglioso superano le 3000 unità. Infatti, sarebbe opportuno conoscere il profilo sociale di questi cittadini (quanti vivono soli, quanti non autosufficienti, quanti affetti da malattie invalidanti, quanti con povertà economica, ecc...) al fine, appunto, di ottimizzare l’utilizzo delle già ristrette risorse comunali. Bisognerebbe considerare che gli anziani non sono soltanto i fortunati habitué del Centro sociale!A detta del Sindaco, tra le varie motivazioni che avrebbero giustificato il trasloco vi è pure il fatto che, alla vecchia sede di Via D’Alessio, gli anziani seduti avanti alla porta respiravano molto smog ma questa spiegazione, pur essendo vera, è poco credibile altrimenti dovremmo rimuovere tutte le panchine pubbliche posizionate lungo la via principale e le piazze del paese.
A questo punto, pare evidente che la ragione principale sia stata il risparmio di € 1.200 annuali, eppure, neanche questo motivo regge perché il proprietario del precedente locale, pur di evitare la cessazione del contratto, aveva ridotto il canone allo stesso prezzo dell’attuale. Ma, allora, chi ha deciso il trasloco del Centro anziani comunale alla nuova sede? Forse il padre del vice sindaco, persona molto garbata, che fa parte del direttivo del Centro, che certamente da solo non rappresenta la maggioranza degli iscritti, ma che abbia sentito il dovere di agire come in una sorta di Amministrazione allargata ai genitori o ai parenti in senso lato?! Può essere, se pensiamo che l’attuale Giunta in quanto a “innovazioni” non ci fa mancare nulla! Ebbene, se fosse un reale risparmio potremmo perfino essere tutti d’accordo se, nel contempo, non accadesse che questa apparente “parsimoniosa” Amministrazione, a tutt’oggi, sta restituendo ai malcapitati automobilisti il loro denaro “estorto” con le multe derivate da un uso illegittimo dell’AUTOVELOX oggetto di una controversa convenzione con l’Aci di Matera. Per darvi un’idea del danno alle già disastrate finanze del nostro Comune vi indico queste cifre come esempio: a fronte di circa € 500.000 di proventi, a fine restituzione, sarà resa la cospicua somma di € 850.000 poiché le spese legali per ogni singola multa ammontano a circa al 70% della stessa. Quindi, oltre a perdere l’illegittimo capitale incassato, saranno restituite € 350.000 in più che, verosimilmente, verranno spalmati sulle tasse dei cittadini. Noi del M5S, nel primo Consiglio comunale, avevano sollecitato il Sindaco a rinunciare a tali allettanti risorse economiche proprio perché la Prefettura di Matera, alcuni mesi prima delle elezioni amministrative, già aveva emesso un parere di illegittimità dell’autovelox posizionato sulla strada provinciale SP3. Cari cittadini, è così che si amministra l’interesse collettivo? Nel condannare l’assurdo “braccio di ferro” a cui i Gruppi di Opposizione sono costretti dall’Amministrazione, che indubbiamente preclude ad ogni forma di reciproca collaborazione, considerato il significativo costo del canone di affitto, € 400.00 mensili, la proposta del M5S è quella di esplorare la possibilità di stipulare un mutuo per l’acquisto di un locale adeguato allo scopo. L’accettazione di codesta proposta ci mostrerà il grado di “buon senso” di un’auspicabile buona Amministrazione!
Peppino Ditaranto, Consigliere comunale – M5S