Lettera aperta alla Città,al Parrocco Don Gabriele e al Comitato Feste Patronali

Foto obelisco San Rocco
L’emergenza epidemiologica in corso e, soprattutto, la fase più critica che abbiamo superato, rimarrà certamente nella storia mondiale al pari, purtroppo, di altri eventi di triste memoria che hanno afflitto il XX secolo. Nessuno mai potrà dimenticare i telegiornali, i programmi televisivi, i bollettini giornalieri che tutti ascoltavamo con emozione, preoccupazione, trepidazione.

Nei piccoli Comuni come il nostro, poi, l’attesa di ogni diretta Facebook, aggiornamento o comunicato era vissuta quasi trattenendo il respiro. Non vi nascondo, ed è un’intima confidenza che vi faccio, che, da quando rivesto cariche pubbliche, è stato indubbiamente il momento più difficoltoso da affrontare. Ogni telefonata generava in me piccoli attimi di panico ma, anche grazie al supporto di tutto il Consiglio Comunale che ringrazio, pian piano mi sono fatto coraggio perché era necessario garantire una guida stabile alla Comunità. Fondamentale, inoltre, è stato l’apporto di medici, infermieri, personale sanitario tutto, delle Parrocchie, del Convento Francescano, dei commercianti e degli stessi cittadini, quest’ultimi quasi sempre attenti e corretti nel rispettare le limitazioni. Ora, però, è necessaria la ripartenza economico-sociale nonché quella legata ad un graduale ritorno alla normalità.

Come ho detto pocanzi, tra gli attori protagonisti della fase emergenziale senza dubbio rientrano le Parrocchie che, così come avvenuto per l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune, non hanno mai abbandonato i fedeli sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista propriamente materiale, con la donazione di beni di prima necessità. A gravare ancor più sulle scelte, in particolare del Parroco Don Gabriele Chiruzzi, la decisione inerente allo svolgimento della Festa Patronale che riveste, infatti, un appuntamento importantissimo per Montescaglioso e, data l’emergenza sanitaria, una grande responsabilità da gestire. Proprio per questi motivi, in un’occasione, ci siamo riuniti con il Comitato Feste ed abbiamo provato ad immaginare lo svolgimento della Festa di San Rocco e di Maria Santissima Assunta in Cielo. Nell’occasione ho constatato di persona quanta devozione ripone il nostro Parroco nei Santi Protettori e quanta difficoltà vi era nello scegliere se celebrare o meno le Festività.

Dovremmo un po’ tutti metterci nei panni di chi, spesso, è tenuto a fare scelte importanti che, seppur possano sembrare impopolari, sono sempre approntate con raziocinio e finalità ben più importanti.
Le giornate che vanno da Ferragosto fino al 21, in particolare 19-20-21 agosto, attirano migliaia di persone e, seppur possano sembrare date lontane, non è possibile far finta che tutto sia risolto, organizzando il tutto come se nulla fosse successo. Dobbiamo ricordarci che tante persone in Italia e nel Mondo non ci sono più a causa di questo Virus ed, ancora oggi, in tanti Stati nuovi casi continuano a registrarsi.

Allo stesso tempo, però, anziani e persone ammalate hanno visto l’annullamento di alcune celebrazioni religiose, tipo processioni, come un ulteriore colpo al cuore. Molti, se non tutti i montesi, ripongono nei Santi Protettori un’innata devozione e la sola idea di vederli percorrere le vie cittadine in solenni processioni, consente di vivere questa meravigliosa attesa con più serenità e tranquillità.
Non va dimenticato, poi, che oltre alla sacralità e religiosità, tutte le attività commerciali sono fortemente influenzate e legate alle Celebrazioni ed il già difficile momento della ripartenza ne risentirebbe parecchio in caso di assoluto annullamento.
E’ chiaro che, purtroppo, mai sarà possibile pensare ad una edizione “normale” della Festa Patronale ma probabilmente con un piccolo sforzo potremmo consentire ai nostri amati Santi di attraversare le vie cittadine.

Questa, certamente, è una decisione che non compete al Sindaco ma, considerato l’amore che Don Gabriele ed il Comitato Feste ripongono in San Rocco e Maria Santissima Assunta in Cielo, proviamo ad immaginare una soluzione che garantisca sicurezza sanitaria ed allo stesso tempo consenta anche agli anziani ed ammalati che sono in casa di godere della vista dei Santi Protettori.
Resto a completa disposizione per immaginare soluzioni alternative, magari modificando eccezionalmente il percorso processionale che si potrà avvalere dell’assistenza di addetti alla vigilanza ed al controllo, così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’Interno (prot. 5978 dell’11 giugno 2020), con la quale sono state diramate indicazioni in ordine allo svolgimento di processioni religiose.

L’Amministrazione Comunale è pronta a supportare questa eventuale Celebrazione con un ulteriore contributo rispetto a quello garantito ogni anno ed, inoltre, predisponendo a proprie spese un adeguato piano di sicurezza. Allo stesso tempo, si potranno allestire dei varchi in tutti gli accessi alla Città per monitorare chiunque entri nel territorio comunale.
Non è pensabile scaricare a terzi tutte le responsabilità di tale evento pertanto, se necessario, sono disposto a farle mie.
E’ chiaro che qualsiasi tipo di decisione dovrà necessariamente essere condivisa prima con il Parroco Don Gabriele ed il Comitato Feste e, successivamente, con tutti gli attori protagonisti che, ricordiamo, vanno dalla Polizia Municipale, all’Arma dei Carabinieri passando per le due preziose Associazioni di Protezione Civile.

In conclusione, queste proposte nascono dal desiderio di voler supportare le iniziative religiose garantendo la totale sicurezza dei cittadini.

Noi ci siamo.

Un abbraccio, Vincenzo ZITO

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