Nel corso dei lavori di scavo per la realizzazione della Scuola Media Statale “Carlo Salinari” sono state svolte indagini archeologiche ordinate dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata.  L’area oggetto delle indagini, dell’estensione di circa 2900 mq, è stata suddivisa in una “zona alta” ed una “zona bassa”: in quest’ultimo settore, iscritto in un particolare settore dell’antico villaggio indigeno destinato alla produzione di laterizi, sono state rinvenute due fornaci, di cui una, in buono stato di conservazione e piuttosto rara come tipologia di rinvenimento, risalente alla metà del VII - VI secolo a. C. E’ costruita in mattoni e costituita da una camera di combustione sui cui sono impostati dei piastrini, piano forato e impostazione della cupola. Ha un diametro di circa 6 metri x quasi 2 metri di altezza e, in considerazione del periodo di realizzazione, è da considerare alla stregua di un altoforno dei nostri giorni. Data la sovrapposizione degli elaborati di progetto con il sito in cui ricade il reperto archeologico, si è resa necessaria la delocalizzazione del reperto in quanto andrebbe a compromettere la struttura portante del nascente edificio scolastico. La fornace oggetto della traslazione sarà delocalizzata dall’area di ritrovamento in un’altra area di pertinenza della scuola, in maniera da non intaccare la sua integrità, omogeneità, peculiarità e la precedente destinazione dell’area oggetto dello studio. Nelle ore antimeridiane di giovedì 13 maggio 2010 avranno inizio le operazioni di sollevamento della fornace, mediante martinetti idraulici completi di manometro, che determineranno il peso totale della struttura ed il suo baricentro. Tale fase è propedeutica per il sollevamento e la traslazione della fornace stessa, che avrà luogo nei giorni successivi tramite l’utilizzo di un’apposita autogru. L’operazione vedrà coinvolta la ditta Fatigati, aggiudicataria dei lavori, insieme a ditte specializzate. Le relazioni sono state curate, per la parte tecnica, dal responsabile LL.PP. ing. Pier Paolo Nobile; dal dott. Giambattista Sassi per la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata.

11. 05. 2010 Ufficio Comunicazione
Comune di Montescaglioso