Travolto da pirata Paolo si aggrava amputata la gamba
E' stata nuovamente amputata durante un intervento avvenuto in nottata nel Policlinico di Bari la gamba sinistra, tranciata all’altezza della coscia, al 25enne Paolo Venezia, travolto due giorni fa nel capoluogo pugliese da un automobilista pirata mentre era in sella al suo scooter.
Le condizioni generali del ragazzo si sono aggravate ed è stato necessario amputare l’arto che era stato riattaccato ieri durante un intervento chirurgico durato circa dieci oreAll’intervento – compiuto dall’equipe della prima clinica ortopedica del Policlinico di Bari – aveva assistito il papà del giovane, Piero Venezia, che è chirurgo."Nel pomeriggio di ieri – spiega il primario di Chirurgia vascolare, Guido Regina – mentre la gamba riattaccata funzionava bene, le condizioni generali del ragazzo peggioravano notevolmente". Ciò perchè – a quanto viene reso noto – i muscoli dell’arto, avendo subito un’ischemia, hanno poi liberato elementi che hanno provocato un grave stato tossico, facendo precipitare la situazione."Le condizioni del ragazzo – spiega il prof.Regina – sono leggermente migliorate anche se siamo ben lontani dal poter sciogliere la prognosi".L'incidente e' avvenuto l'altroieri a Bari, nel quartiere Poggiofranco, in via Camillo Rosalba. Dopo l’urto, frontale, il guidatore dell’auto – tra le ipotesi è che si tratti di un’Opel Astra di colore grigio – è fuggito e indagini sono ora in corso per identificarlo.In quel momento è passata una automobilista che ha prestato i soccorsi, riuscendo a stringere una cintura intorno al moncone, mentre un altro automobilista recuperava l’arto tranciato di netto nell’incidente. Il ragazzo, che in quel momento era ancora cosciente, ha detto ai soccorritori di chiamare il padre, riuscendo anche a dare il numero di telefono del genitore, medico specializzato in chirurgia generale, oncologica e laparascopica.La donna che per prima ha soccorso il ragazzo, Pierangela Natalizio, di 53 anni, impiegata delle Poste, ha detto ai giornalisti di essere riuscita ad agire con prontezza di spirito anche grazie alle nozioni di pronto soccorso per la sicurezza sul lavoro.
Fonte - Gazzetta del Mezzogiorno.it
8 Giugno 2010