Inaugurato a Matera domenica 8 marzo “La donna nell’arte” uno dei grandi eventi promossi dal Ministero per i beni e le attività culturali.Nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi di Matera con la presentazione del dottor Saponaro della Sopraintendenza si è inaugurata la mostra di trentaquattro dipinti di Angelo Brando recentemente acquisiti a patrimonio dello Stato. Le opere di Angelo Brando lucano coprono un’arco temporale che va dal 1909 al 1946. La pittura di Angelo Brando è definita sobria, elegante , composta nonché poetica, passeggiando fra i suoi quadri non si può fare a meno di avere la sensazione di aggirarsi fra le stanze della sua casa, della sua memoria, fra gli oggetti e le persone della sua quotidianità. In occasione della mostra di Angelo Brando, un grande evento musicale in prima assoluta: la presentazione di due concerti di musiche da camera scritti dal Maestro Damiano D'Ambrosio (compositore lucano di Montescaglioso che vive a Roma e insegna Composizione al Conservatorio di Musica "Cherubini" di Firenze).I concerti sono stati presentati dal Direttore del Conservatorio Duni di Matera Saverio Vizziello. La prima sonata Colori d’autunno per arpa e violoncello ha visto esibirsi i maestri Antonio Di Marzio e Anna Claudia Scammacca in una esecuzione delicata e impegnativa.Il secondo concerto con la sonata dal titolo Sol Hirajoschi, è stato eseguito dalla flautista Natalia Bonello e Anna Claudia Scammacca all’Arpa. L’esecuzione briosa e coinvolgente, ha fatto emergere le qualità artistiche dei musicisti e dell’autore. Il compositore Lucano Damiano D’Ambrosio pur vivendo a Roma continua ad avere collaborazioni con musicisti della propria terra, tra i suoi ultimi lavori'Ambrosio SONO VITA SENZA CONFINI ( CANTI DEL BUDDHA ), SERENATA PER LA CUCINA ITALIANA e IL CANTO DEI SASSI , editi dalla Fabbrica della Pace di Antonio Nobile di Montescaglioso.La scelta della Sopraintendenza di Matera di accostare Angelo Brando e Damiano D’Ambrosio sicuramente ci ha offrerto l’occasione per gustare opere pittoriche e musicali dei nostri autori Lucani che vanno valorizzati e sostenuti.

Testo - Maria Andriulli